ANCONA - Istituzione immediata di un tavolo tecnico e valutazione sulle proposte di modifica dei parametri di valutazione del rischio del contagio. Lo hanno chiesto le Regioni al Governo durante un confronto da remoto a cui ha preso parte, per le Marche, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
L’obiettivo è aggiornare il sistema di monitoraggio e controllo in linea con l’evoluzione della pandemia, garantendo ai territori la necessaria tutela da repentini declassamenti, dovuti a indicatori poco rilevanti in termini di impatto reale sul sistema sanitario, anche in vista della stagione turistica.
Le modifiche
Come? Intanto diventa «prioritario superare l’attuale incidenza dell’Rt», hanno specificato le Regioni, stabilendo anche un numero minimo di tamponi da effettuare, proporzionato ai 4 livelli di rischio legati all’incidenza, che corrispondono ad altrettanti colori. In particolare: in zona rossa, che scatterebbe con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, andrebbe effettuato un minimo di 500 tamponi.
Il ricalcolo
Nel documento sul ricalcolo dei parametri per le valutazioni del rischio di contagio Covid, che le Regioni hanno consegnato al Governo, si sottolinea che «la valutazione di applicazione delle misure di sanità pubblica previste per l’area rossa vanno anche modulate su base sub regionale (e non quindi necessariamente per tutta la Regione) con conseguente ricalcolo dell’incidenza per tutta la Regione, o adeguando il mantenimento delle attività produttive e ricreative a misure di controllo di tipo straordinario». Infatti l’idea dei governatori è anche quella di ancorare definitivamente a questi indicatori le varie aperture (con il coprifuoco che rimarrebbe soltanto in area rossa), generando «automatismi per gli scenari che coinvolgono le attività sociali ed economiche».
L’iter
Soglie che potranno essere riviste anche ogni mese, in relazione alle coperture vaccinali raggiunte e all’evoluzione dello scenario epidemiologico. Un testo condiviso dalle parti potrebbe essere chiuso proprio entro la fine di questa settimana e dovrà poi far parte di un eventuale decreto. Da una prima proiezione sui dati attuali, se i nuovi parametri fossero già in vigore, le regioni sarebbero quasi tutte in fascia gialla - tra cui le Marche -, nessuna in arancione e un paio in zona bianca.
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