Positivo un tampone su tre, i ricoveri per Covid volano. Altri quattro decessi

Positivo un tampone su tre, i ricoveri per Covid volano. Altri quattro decessi
Positivo un tampone su tre, i ricoveri per Covid volano. ​Altri quattro decessi
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 2 Novembre 2020, 03:30

ANCONA  - Saltando da un picco di contagi all’altro, ormai l’ondata d’autunno dell’epidemia ha fatto sì che da fine febbraio, solo contando i casi noti diagnosticati con test del tampone e non quelli sfuggiti perché asintomatici, i positivi nelle Marche si avvicinano ormai all’1% della popolazione residente. Ieri con i 683 nuovi casi diagnosticati, sottoponendo a test molecolare 1.934 persone, il totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria è salito a 14.804 positivi, con un rialzo giornaliero del 4,8%, superiore alla media nazionale che ieri è stata del 4,45, con poco meno di 30mila contagi in tutta Italia. 

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E continua a crescere, con un’impennata sempre più ripida, la percentuale di tamponi positivi sul totale di quelli analizzati nel percorso diagnosi, senza considerare cioè i doppi tamponi (ieri 1.090) ripetuti sulla stessa persona per attestare il superamento del contagio.

Ieri ha superato il 35%, più di un tampone positivo ogni tre esaminati, un valore che non si raggiungeva dalle settimane più calde di marzo, quando però si facevano tamponi solo ai malati con febbre e non emergeva il sommerso degli asintomatici.


Nell’ultima settimana nelle Marche sono stati diagnosticati 3.364 nuovi casi di positività al Sars-Cov-2, nella precedente i casi erano stati 1.982, con un incremento dei contagi del 70% in sette giorni. Man mano che l’onda cresce, aumenta la pressione sugli ospedali. Ieri i ricoveri per Covid sono saliti a 369 (+47 in 24 ore, con un aumento giornaliero di quasi il 15%), nonostante le 5 dimissioni e purtroppo altri 4 decessi, che portano il totale nelle Marche a 1.025 dall’inizio dell’epidemia. Tra le vittime registrate nei bollettini di ieri, alcune già note dal giorno prima, c’è un’assistente sociale di Fabriano che aveva appena 43 anni. Nulla toglie al dramma sapere che, come gli tre deceduti, tutti anziani, soffriva anche di altre patologie. 


A un ritmo di contagi e di ricoveri del genere - che conferma le proiezioni di una settimana fa sia dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, sia del professor Fabrizio Fiori, docente di Fisica a Univp - uno scenario verosimile è quello di 500 ricoveri complessivi per Covid entro 7-10 giorni, con 80-90 posti occupati in terapia intensiva, nonostante l’andamento irregolare degli ultimi giorni renda difficile fare proiezioni esatte. 
Se per un giorno scendono i ricoverati in terapia intensiva, passati da 47 a 42 (-5), l’aumento dei casi gravi è testimoniato dalla crescita dei pazienti in area sub intensiva, saliti a 96 (+24). S’infoltisce sempre più, intanto, la vasta platea dei marchigiani positivi che, pur non avendo bisogno di ricovero, devono stare in isolamento, seguiti e curati a domicilio. Ieri sono saliti a 6.354 (+571 in un giorno). Con una progressione del genere, sarà sempre più difficile per la medicina territoriale e le unità esterne Usca seguire i positivi a domicilio. Continua parallelamente l’impennata dei positivi attuali (ricoveri più positivi in isolamento), saliti ieri a 6.723 (+618). Aumentano anche dimessi e guariti, che dall’inizio dell’epidemia 7.060 (ieri +63) ma a un ritmo dieci volte inferiore a quello dei nuovi contagi.


I casi positivi dell’ultima tornata sono distribuiti soprattutto nelle province di Ancona (177) e Macerata (176), che da giorni viaggiano a un ritmo molto sostenuto di infezioni. Ma anche Fermo, pur essendo la provincia meno popolosa, ieri ha avuto un rialzo di 160 casi, quasi il doppio di Ascoli (82). La meno contagiata ancora una volta è la provincia di Pesaro Urbino, prima zona rossa della fase 1, che ieri ha avuto 65 nuovi positivi e in tutto il mese di ottobre ne ha contati 567, meno di quanti ne abbia collezionati la provincia di Macerata negli ultimi quattro giorni o quella di Ancona da venerdì a ieri. 

Anche per i casi registrati ieri nel bollettino del Servizio Sanità della Regione, la modalità più ricorrente di contagio si è rivelata la frequentazione di persone care, sia parenti, fidanzati e amici (187 infezioni trasmesse da contatti stretti) sia familiari conviventi (167 casi nel setting domestico). Per 86 dei casi la positività è stata accertata partendo dai sintomi, mentre è ancora sostenuto il contagio negli ambienti di vita e divertimento, che ricomprendono la tanto discussa movida: ieri 41 casi, più di 100 negli ultimi tre giorni. L’ambiente scolastico ha “fatturato” 6 contagi. 8 sono emersi dal setting assistenziale e altrettanti dallo screening del personale sanitario, mentre due casi riguardano persone rientrate da altre regioni. Per altri 154 casi l’origine del contagio è ancora incerta e si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.

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