Marche, paradiso dei bike ma il nuovo bonus mobilità va soltanto a sette Comuni. Sindaci in rivolta: «Vanificato il nostro lavoro»

Marche, paradiso dei bike ma il nuovo bonus mobilità va soltanto a sette Comuni. Sindaci in rivolta: «Vanificato il nostro lavoro»
Marche, paradiso dei bike ma il nuovo bonus mobilità va soltanto a sette Comuni. ​Sindaci in rivolta: «Vanificato il nostro lavoro»
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 24 Maggio 2020, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 17:25

ANCONA - È come se un chiodo appuntito aspettasse dietro l’angolo la bicicletta in volata di Nibali, l’ostacolo pronto ad infrangere le aspettative delle Marche a vocazione cicloturistica e le speranze che gli appassionati delle due ruote coltivavano dall’approvazione del Decreto Rilancio. Dopo i buoni spesa, il bonus mobilità interessa direttamente migliaia di cittadini: dà la possibilità di acquistare bici ma anche monopattini, overboard e altri veicoli elettrici usufruendo di un rimborso del 60% fino a 500 euro di spesa. Un sostegno importante per chi ha la necessità di spostarsi ma non può permettersi gli spostamenti in auto, oppure è abituato a muoversi utilizzando i mezzi pubblici che adesso vanno presi con tutte le cautele possibili a causa del Coronavirus.

Ed ecco il chiodo appuntito per le Marche, “Il paradiso dei bike”, con il campione Vincenzo Nibali come testimonial: secondo le indicazioni fornite dal ministero dell’Ambiente hanno diritto a tale rimborso solo i residenti delle città capoluogo di regione (Ancona), di provincia (Pesaro, Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli) e con popolazione superiore a 50mila abitanti (Fano). Dunque soltanto chi risiede in questi 7 Comuni potrà ottenere lo sconto: «Sette su 228 - tuona il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti - in una regione che ha fatto del cicloturismo un fiore all’occhiello, ma dove sono escluse città costiere come la riviera della Palme con piste ciclabili e un lungomare chiuso alle auto per valorizzare la mobilità sostenibile. È un paradosso che ho fatto presente all’Anci. Il governo deve modificare i criteri». 

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Dello stesso avviso il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica: la città che governa si affaccia sull’Adriatico e la bicicletta accompagna la vita di molti civitanovesi: «È incredibile che non si possa attingere al bonus perché abbiamo meno di 50mila abitanti, mentre Macerata che non è proprio in pianura abbia questa agevolazione solo perché capoluogo di provincia. Probabilmente è stato sbagliato il criterio: bastava prendere in considerazione i Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu, visto che tra i parametri per ottenerla c’è proprio lo sviluppo della rete ciclabile». A Senigallia, sul lungomare di 12 km con annessa pista ciclabile, il sindaco Maurizio Mangialardi è già al lavoro per cercare di trovare una soluzione con l’Anci, l’associazione dei comuni marchigiani che presiede: «Sono in contatto con il presidente De Caro, stiamo facendo pressing affiché vengano modificati i criteri, magari nelle prossime assegnazioni previste per il 2021». 

E poi c’è il fronte Regione con il consigliere Pd Andrea Biancani che già all’inizio del mese aveva messo nero su bianco, in una interrogazione, la necessità di estendere il bonus mobilità a tutti i comuni delle Marche: «Nella prima stesura - spiega Biancani, che è anche presidente della commissione Ambiente - solo 3 Comuni avrebbero avuto diritto al rimborso, oggi siamo arrivati a sette, ma è ancora troppo poco».

Il consigliere pesarese ha chiesto infatti all’assessore di trovare i fondi per un buono mobilità regionale che possa essere erogato a tutti i marchigiani che non riescono ad attingere allo sconto del Governo. «Venerdì in Consiglio procederemo a liberare i 200 milioni a fondo perduto promessi dal governatore e in quella sede spero che la giunta mantenga la promessa di impegnare una parte dei fondi proprio per questo progetto».

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