ANCONA - I numeri dell'emergenza Covid raccolti nel rapporto settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità dicono chiaramente che le Marche restano nella zona gialla conquista la scorsa settimana. Salvando, così, i programmi fatti per il weekend del Primo Maggio, con bar e ristoranti aperti. Ora è arrivata anche l'ufficialità, con il governayore Francesco Acquaroli che, comunque, ha esortato alla prudenza su Facebook.
La situazione è in miglioramento ma restano alcune criticità: cala, ma resta sopra la soglia, l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive (31%, appena sopra il limite del 30%) mentre nei reparti non intesivi la percentuale scende sotto il 40%, al 34%. Ancora rassicurante, ma in salita l'indice Rt che arriva a 0,81 (0,73-0,90), una settimana fa era a 0,69. Anche il valore nazionale sale da 0,81 a 0,85. Ecco l'indice Rt di tutte le regioni: Abruzzo 0.78 (0,84 una settimana fa), Basilicata 1.02 (1.24), Calabria 0.75 (1,03), Campania 1.08 (0,92), Emilia-Romagna 0.81 (0,73), Friuli Venezia Giulia 0.71 (0,61), Lazio 0.85 (0,87), Liguria 0.83 (0,82), Lombardia 0.84 (0,72), Marche 0.81 (0,69), Molise 1,0 (1,49), Piemonte 0.78 (0,66), PA Bolzano 0.99 (0,75), PA Trento 0.84 (0,77), Puglia 0.92 (0,84), Sardegna 0.81 (0,97), Sicilia 1.05 (1,12), Toscana 0.92 (0,88), Umbria 0.89 (0,89), Valle d’Aosta 0.82 (0,94), Veneto 0.71.
Le Marche sono tra le 11 regioni a rischio moderato (ma senza rischio di progressione), mentre le altre 10 sono a rischio basso.