Agriturismi e spiagge tra prenotazioni e incognita Covid: luglio è il mese più gettonato per le Marche

Agriturismi e spiagge tra prenotazioni e incognita Covid: luglio è il mese più gettonato per le Marche
Agriturismi e spiagge tra prenotazioni e incognita Covid: luglio è il mese più gettonato per le Marche
di Martina Marinangeli
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Venerdì 2 Aprile 2021, 08:46

ANCONA - Una partenza timida, in attesa dello sprint che arriverà con la delineazione di misure chiare, legate all'emergenza Covid, e definitive sugli spostamenti. E con il passaporto vaccinale, soprattutto per quanto concerne il turismo straniero. Che estate sarà quella del 2021 per le Marche? Per ora si naviga a vista: a fronte di tante richieste, poche si sono per ora concretizzate in prenotazioni, ma la situazione è in movimento ed il mese di luglio sta dando soddisfazioni.

«Nelle strutture alberghiere, la situazione è abbastanza ferma in questo momento – fa il punto Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali e segretario regionale di Federalberghi –.

Qualcosa si muove negli hotel 4 o 5 stelle, dove le persone tendono a prenotare con anticipo, ma per le altre categorie di alberghi, le prenotazioni a mio avviso partiranno a maggio. Ovviamente in base a come andrà la pandemia». Diverso invece il discorso per i villaggi turistici, «che stanno ottenendo risultati interessanti grazie ad una promozione molto forte e mirata, ma in linea di massima, possiamo dire che il settore del turismo è ancora in attesa». 

I cambiamenti

A differenza dello scorso anno – quando molti alberghi iniziarono a riaprire solo a metà giugno –, ora i protocolli di sicurezza sono rodati e questo dovrebbe fornire, se non altro, una base di partenza più solida. Come nel 2020, si punterà soprattutto sul turismo italiano perché quello straniero «dipenderà molto dal passaporto vaccinale, ma sembra che sarà operativo solo dal 1 giugno, e sarebbe già troppo tardi», osserva il direttore di Confcommercio. Analisi condivisa anche dagli operatori de settore, come Guido Guidi, proprietario degli hotel Seeport e Seebay di Ancona, che conferma come «di fermento ce ne sia, anche parecchio, ma poi dalla richiesta di informazioni, in pochi casi si passa alle prenotazioni, diversamente da quanto avveniva in passato. Quello che sta bloccando tutto è l’incertezza». Nell’attesa di avere un quadro normativo più definito, «abbiamo applicato una politica molto flessibile di rimborso totale fino a tre giorni e qualche pratica si sta portando a casa. C’è una grande richiesta su luglio, probabilmente perché si pensa che a quel punto saremo fuori da questa situazione di emergenza. Per agosto, invece, tante richieste di informazioni ma, stranamente, ancora poche prenotazioni. Al 95% - precisa Guidi –parliamo di italiani: i booking dall’estero sono stati quasi tutti cancellati». 

La fascia più alta

Per il collega Nardo Filippetti, proprietario del 5 stelle pesarese Excelsior e Nautilus, «nel momento in cui ci sarà un po’ più di chiarezza sulla questione degli spostamenti, avremo una buona risposta, ne sono convinto. La gente ha voglia di evadere». Si guarda dunque al medio periodo, ma per ora «quale sia la situazione, lo si può immaginare: c’è interesse, ma le persone in questa fase, senza sapere cosa prevederanno i nuovi Dpcm, non pianificano. Avremo un 2% di camere prenotate, dato che non fa neanche statistica. E questo nonostante non chiediamo la penale per gli annullamenti ed applichiamo uno sconto 20% per agevolare chi prenota entro il 15 aprile». Contesto più positivo quello dei b&b e degli agriturismi, soprattutto per quanto riguarda le strutture di piccole dimensioni, isolate ed in mezzo alla natura. 

Le previsioni

«A livello di prenotazioni, sarà una stagione fotocopia di quella dell’anno scorso, abbozza un pronostico Lorenzo Chiucconi, presidente Asso B&b Marche e titolare del Bed & Wine degli Angeli –: stiamo riscuotendo successo tra luglio ed agosto, mesi in cui abbiamo già diverse camere prenotate. Probabilmente siamo su un 30%. Maggio e giugno ancora poco, ma perché le persone non sanno come si evolverà la situazione. C’è voglia di venire nelle Marche – chiaramente per il momento, le richieste sono tutte da parte di connazionali -, soprattutto dal nord Italia, come da tradizione, ma anche dalla Toscana, cosa che in passato non avveniva».

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