Il ministero dà le pagelle: le Marche tra le migliori. Adesso l'indice di contagio è tra i più bassi d'Italia

Indice Rt a 0,55, incidenza settimanale giù
Indice Rt a 0,55, incidenza settimanale giù
di Lorenzo Sconocchini
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Sabato 30 Maggio 2020, 04:10
ANCONA  - Uno degli indici di contagio più bassi d’Italia (0,55) e un’incidenza settimanale dei nuovi casi positivi (3,02 ogni 100mila abitanti) nettamente inferiore alla media nazionale, che è quasi il doppio. Le Marche superano brillantemente anche il terzo esame del monitoraggio avviato da Ministero della Salute e istituto superiore di sanità su come le regioni affrontano la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Il report settimanale di ieri, attesissimo come un giro di boa decisivo in vista della riapertura dei confini regionali prevista il 3 giugno, vede le Marche tra le regioni con le migliori performance. In quinta posizione nella classifica dell’indice Rt, che misura la capacità di propagazione di un’epidemia, e con un’incidenza dei nuovi casi nel periodo considerato (18-14 maggio) decisamente sotto controllo, con tre positivi ogni 100 mila abitanti.

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Confermata dunque nella valutazione di “basso rischio” già ottenuta nelle prime due “pagelle” del ministero, anche se la Regione si aspettava un Rt decisamente più basso. «Con pochi casi si possono creare distorsioni - spiegano i tecnici -, basta vedere il Molise a 2.2». Nel precedente report l’indice di contagio stimato per le Marche era leggermente inferiore, a 0,48, ma l’intervallo di confidenza che misura il range del parametro è più meno lo stesso: 0,35-0,82 ora, rispetto a 0,3-0,72 di una settimana fa. Per farla breve, con l’Rt attuale allo 0,55, nelle Marche servono in media quasi due persone infette per contagiarne una terza. Rassicurante anche il dato sull’incidenza settimanale di nuovi casi, misurata ogni 100mila residenti. Le Marche sono scese da 5,64 a 3,02, a distanza notevole da regioni come Piemonte (12,46), Liguria (6,13) o Lombardia (16,68). E il trend è in picchiata, perché l’indice aggiornato agli ultimissimi giorni scende sotto il 2, nella categoria di intensità intermedia-bassa.

«Mi aspettavo un Rt più basso, quello calcolato dal nostro Osservatorio epidemiologico in questi ultimi giorni è 0,09 - è il commento del governatore Ceriscioli -, ma va bene lo stesso, il nostro indice è comunque tra i migliori, siamo perfettamente in linea con i programmi di riapertura, sicuri di poter aprire dal 3 giugno le porte a tutti i turisti che vorranno venire da altre regioni, a partire dai nostri vicini umbri». Intanto la Regione ha affinato i suoi metodi di indagine epidemiologica, per spegnere sul nascere qualsiasi focolaio. «L’ultima novità - spiega Ceriscioli - prevede che se andiamo a fare il tampone a un caso sospetto sottoponiamo al test in automatico tutti i conviventi. Così oggi abbiamo scoperto la positività di marito e moglie». 

Secondo il report di ieri nessuna regione sembrerebbe a rischio di clausura prolungata. «Al momento non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19 - chiosavano ieri ministero della Salute e Iss -. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo». Palazzo Chigi si prenderà altro tempo, forse fino a domani sera, prima di una decisione sulle riaperture interregionali, aspettando altri numeri, magari i primi riflessi sul post-lockdown del 18 maggio.

Troppo presto per capire se quel rilascio avrà contraccolpi sulla curva dei contagi. Tra tempo di incubazione e intervallo tra sintomi e tamponi, eventuali rialzi si potranno vedere solo dalla prossima settimana. Gli ultimi aggiornamenti del Gores Marche confermano che per ora l’effetto movida non si sente neanche un po’. I quattro nuovi casi positivi rilevati ieri (su 750 tamponi del percorso diagnosi e 529 del percorso guariti) riguardano persone abbastanza avanti con l’età. Una coppia di anziani coniugi di origine pakistana residenti nella provincia di Macerata (quelli del tampone “formato famiglia”) e un ospite di una Rsa, sempre del Maceratese, oltre a un 66enne della provincia di Pesaro Urbino. Il totale sale a 6.723, con un incremento giornaliero dello 0,06%, rispetto a una media nazionale dello 0,2%. 

I nuovi casi positivi sono in gran parte asintomatici e il carico sugli ospedali continua ad alleggerirsi. I ricoverati per Covid sono scesi da 92 a 78, con un calo su tutte le aree di degenza, compresa la in rianimazione (ora a 9). Dall’inizio dell’epidemia sono stati contagiati 2.741 residenti della provincia di Pesaro Urbino, 1.870 dell’Anconetano (da 4 giorni senza contagi), 1.121 nel Maceratese, 469 in provincia di Fermo e 290 nel Piceno, territorio dove l’ultimo caso di positività è del 16 maggio. Dodici giorni senza un positivo: per essere dichiarati Covid-free, secondo l’Oms, ne servono 28 consecutivi.
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