ANCONA - C’è chi ha pensato fosse il primo effetto del famigerato lockdown di Natale e quindi ha iniziato già a sudare freddo. Chi invece, molto più razionalmente, ha chiesto delucidazioni al diretto interessato e ha scoperto che il Covid c’entra, eccome, ma solo per una questione organizzativa. Almeno al momento. Ma nelle scorse ore anche nelle Marche si è diffusa a macchia d’olio la sindrome del treno-che-non-parte. Che sommata all’emergenza Coronavirus in corso, ha praticamente scatenato il panico.
Accade che universitari, famiglie, lavoratori, nonostante l’avanzare del Covid, stiano iniziando a progettare un viaggio natalizio e aprendo prima il sito, poi l’app di Trenitalia si siano trovati di fronte a uno schermo bianco con una scritta: «Nessuna soluzione trovata.
Risultato: i teorici della Rete hanno già data per certa la chiusura delle regioni e lo stop dei collegamenti ferroviari. In realtà, dietro a questo blocco di prenotazioni si cela - come tutti gli anni, del resto - l’elaborazione del nuovo orario invernale, che quest’anno dovrebbe scattare proprio il 13 dicembre, esattamente il giorno in cui è stata bloccata l’opportunità di prenotazione on line.
È la stessa Trenitalia a chiarire l’equivoco, subissata dalle richieste dei passeggeri che non credono ai propri occhi. Secondo gli aggiornamenti attuali sarà possibile iniziare a prenotare un viaggio dai primi giorni di novembre, a meno che - questo sì - la situazione non dovesse precipitare nel giro di qualche giorno con il governo pronto a chiudere i confini delle regioni e ad attivare nuovi stop con l’aumentare dei contagi.