Covid, nelle Marche il balletto dell’Rt: per la Regione siamo a rischio zona arancione, il ministero lo calcola a 0.93 in gialla. Ecco che succede

Covid, nelle Marche il balletto dell’Rt: per la Regione siamo a rischio zona arancione, il ministero lo calcola a 0.93 in gialla. Ecco che succede
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 7 Gennaio 2021, 03:00

ANCONA - Ancora ventiquattro ore, poi arriveranno i dati che chiariranno definitivamente il colore delle Marche dal lunedì prossimo. E che scioglieranno il rebus dei rebus che tiene con il fiato sospeso la Regione: se infatti gli esperti locali, sulla base dei dati a disposizione, hanno ipotizzato uno scenario di indice di contagio (il famigerato Rt) tra lo 0,99 e l’1,1, nella serata di martedì dal ministero è arrivata la notizia - non ufficiale - che questo indicatore dovrebbe invece assestarsi a 0,93. Questione di decimali che potrebbero cambiare il futuro prossimo, visto che con l’ultimo Dl c’è stata una stretta sulla classificazione delle regioni in zone. 

Gli scenari
Se restassimo tra lo 0,93 e lo 0,99 per le Marche significherebbe mantenersi in zona gialla, anche se rafforzata - cioè con il divieto di spostarsi da una regione all’altra -, mentre se l’Rt dovesse arrivare a 1 si scivolerebbe direttamente in fascia arancione. Un balletto di cifre che finirà domani, con l’arrivo dei dati ufficiali da parte del ministero. Nel frattempo, chiarisce l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini: «Confermo che i nostri esperti abbiano valutato l’indice di contagio sopra lo 0,93 comunicatoci da Roma in via informale - sottolinea - ma nella valutazione dei parametri esistono dati che si analizzano in modo oggettivo e altri che invece sono discrezionali». Insomma, non è semplice addentrarsi nella formulazione dei rapporti che devono essere analizzati. «I dati inconfutabili - spiega ancora l’assessore - sono per esempio quelli che riguardano il rapporto tra le persone in terapia intensiva e i posti disponibili, oppure tra il totale dei posti letto in area medica e quelli occupati o ancora tra i casi testati e il numero dei positivi.

Più delicato da analizzare invece l’elemento legato ai cluster, specie quelli familiari che dovrebbe valutare ad esempio l’effetto contagio tra conviventi. Qui, probabilmente, l’incrocio della nostra valutazione è differente da quella del ministero». 


I contagi record
Dunque un nodo che si potrà sciogliere solo con l’uscita degli indici di contagio a livello nazionale, mentre nella giornata di ieri il report del Servizio sanità ha registrato un picco di casi positivi, come non accadeva dal 13 novembre: 743 le persone risultate infette su 6.908 tamponi di cui 4.365 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2.145 nello screening con percorso Antigenico) e 2.543 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 17%). Ancora un balzo nelle Marche del numero di ricoverati per Covid: da 560 a 579 (+19): crescono anche i degenti in Terapia intensiva (67, +2), in Semintensiva (159, +2) e in reparti non intensivi (353, +15). Nell’ultima giornata sono 30 le persone dimesse. Gli ospiti di strutture territoriali sono ora 226 (-3) mentre 47 (+3) sono assistiti nei Pronto soccorso (tecnicamente non ricoverati). Impennata anche di positivi in isolamento domiciliare (12.719, +573) mentre i guariti passano a 29.585 (+138). In aumento anche gli isolati in casa per contatto con contagiati: 13.192 (+145) tra i quali 4.154 con sintomi, 602 sono operatori sanitari. 


Le vittime
Il Covid continua anche a mietere vittime nelle Marche: 14 i decessi registrati nella giornata di ieri. Otto uomini, sei donne, di età compresa tra i 63 e i 94 anni, tutti con patologie pregresse. Il bilancio regionale delle vittime, comunica il Servizio Sanità della Regione, si aggiorna a 1.661. Otto i deceduti che risiedevano in provincia di Pesaro Urbino, tre nella provincia di Macerata, due del Fermano e uno in provincia di Ancona.

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