Maturità solo orale, commissione interna e l’esame sarà on line

Esame di matuirtà, quest'anno non sarà così...
Esame di matuirtà, quest'anno non sarà così...
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Domenica 19 Aprile 2020, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 14:46

Il primo step, quello ufficiale, quello che apre la strada al nuovo esame di maturità al tempo del Coronavirus, è stato annunciato dal ministro Lucia Azzolina nelle scorse ore. E prima di dichiarare la necessità di tenere gli esaminati a debita distanza, intanto cambiano le regole per gli esaminatori. Con un’ordinanza infatti è stata modificata la composizione della commissione che valuterà i maturandi: sarà formata da 6 docenti interni e da un presidente esterno. I primi nominati dai consigli di classe che si riuniranno - questi sì - in via telematica per fornire le indicazioni della squadra di prof, i secondi invece saranno chiamati direttamente dall’Ufficio scolastico regionale. 

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La decisione è stata presa per fare in modo che gli studenti vengano valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Poi via all’esame vero e proprio, che sarà ormai sicuramente a distanza: si pensa a una prova unica, senza i test scritti, un lungo colloquio che potrà prevedere esercitazioni o traduzioni e con la possibilità che il candidato racconti la sua esperienza dell’Alternanza scuola lavoro negli ultimi tre anni. Nella composizione della commissione si terrà conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo. 

Presidi sostanzialmente favorevoli alla prima decisione del ministro della pubblica istruzione e anche nelle Marche il coro è unanime: «Come era stato preannunciato, le commissioni saranno formate solo da commissari interni ma con un presidente esterno. Tale formula garantisce, data l’eccezionalità della situazione, una valutazione finale più aderente ai risultati conseguiti e all’impegno dimostrato dagli studenti». I segnali positivi arrivano con la nota dell’Associazione nazionale dei presidi. «Resta ancora da capire in base all’andamento epidemiologico - sottolinea l’Anp - se l’esame si svolgerà in presenza e con le due prove scritte o se sarà necessario ridurlo al solo colloquio, da svolgersi eventualmente a distanza». Ed è questo il vero nodo da sciogliere che attanaglia gli studenti prossimi a sostenere l’esame di Stato e che al momento portano avanti il programma dell’ultimo anno di superiori utilizzando per lo più la didattica a distanza. La strada appare segnata e punta dritta sull’esame a distanza, ma in mancanza di ufficialità i dubbi sul futuro restano tutti in fila.

Nei prossimi giorni però il ministro Azzolina nominerà una sorta di task force chiamata proprio a risolvere il dilemma dei dilemmi anche perché - come hanno avuto modo di sottolineare i presidi marchigiani - se lo studente si siede di fronte alla commissione per essere esaminato «viene garantito il perfetto svolgersi del test, mentre con il mezzo telematico poi si porrebbe il problema di assicurarsi che nessuno sia presente nella stanza in cui lo studente risponde all’esame, che non ci sia un suggeritore nascosto».

Perplessità condivisibili ma di fronte all’emergenza in corso si dovrà scegliere il percorso più adatto e soprattutto più sicuro per i futuri maturi.

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