Per entrare al cimitero il numeretto tagliacode come al supermercato

Per entrare al cimitero il numeretto tagliacode come al supermercato
Per entrare al cimitero il numeretto tagliacode come al supermercato
di Emidio Lattanzi
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Martedì 5 Maggio 2020, 04:50

SAN BENEDETTO  - Al tempo del Covid numeretto tagliacode come al banco gastronomia di un supermercato. Ma per entrare al camposanto. È quello che è avvenuto ieri mattina al momento della riapertura del cimitero di San Benedetto del Tronto dopo quasi due mesi. «I cancelli attorno a un cimitero sono stupidi, perché quelli all’interno non possono uscirne e quelli al di fuori non desiderano entrarvi» scriveva Mark Twain ma l’affermazione non vale evidentemente per molti sambenedettesi.

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Dopo quasi due mesi di chiusura, infatti, si è presentata una frotta di familiari e amici dei defunti per deporre fiori sulle tombe dei loro cari. L’apertura era prevista alle 8 e 30 ma qualcuno, visto che il Comune aveva già comunicato che i cancelli sarebbero rimasti aperti soltanto due ore al giorno e per 15 persone alla volta, si è presentato quando non erano ancora le sette. E i problemi si sono visti subito. Allo scoccare delle 8 e 30 c’era una piccola folla di persone assiepate tra il marciapiede e via dei Fenici, la salita che costeggia il lato orientale del cimitero che ospita l’unico cancello varcabile dalla cittadinanza. Alla faccia del distanziamento sociale. 
Le segnalazioni
A seguito delle segnalazioni, l’assembramento che si è formato ha spinto i vigili urbani sambenedettesi, il cui comando si trova a non troppa distanza dal cimitero a intervenire. Così sul posto è arrivata una prima pattuglia che ha dovuto chiedere il supporto di un terzo agente giunto con un bel blocchetto numerato da distribuire ai cittadini in attesa di entrare. 

«Ci hanno consegnato un biglietto ciascuno, prima da zero a venti, poi da venti a quaranta e così via - spiega una delle persone che, ieri, ha fatto la fila per entrare al cimitero -. Quando siamo entrati ci hanno detto che non potevamo sostare per più di venti minuti». Una soluzione singolare, considerata la location, che però è piaciuta al Comune che ha autorizzato la consegna dei tagliandi numerati che saranno distribuiti anche per l’apertura di oggi. Le due ore però, questa volta, non saranno mattutine ma pomeridiane: dalle 15 alle 17. 

Anche oggi, così come nei giorni a venire, a distribuire i numeretti tagliacode sarà un vigile urbano che avrà anche il compito di far rispettare la fila. Ovviamente non mancano le polemiche. Al centro delle critiche di chi, ieri, ha dovuto partecipare a quella coda umana, c’erano gli accessi risicati. Per molti gli assembramenti erano legati sia al fatto che c’erano soltanto due ore di tempo per poter entrare e che non potevano visitare la struttura più di poche persone alla volta. 

Il consigliere comunale Tonino Capriotti aveva anticipato le critiche sabato, Giorgio De Vecchis le ha sottolineate ieri chiedendo al primo cittadino di modificare il regolamento: «La logica - ha spiegato il consigliere comunale - mi porta a pensare che il distanziamento sociale possa funzionare meglio dentro piuttosto che fuori. Consiglio al sindaco di rivedere l’ordinanza: è evidente che il cimitero non è un pullman». Ed ora c’è attesa per quello che accadrà oggi con altri parenti dei defunti che, magari per evitare i prevedibili assembramenti di ieri, hanno deciso di posticipare di un giorno il ritorno al cimitero. Intanto è stata approntata una modifica. Se ieri si entrava e si usciva dallo stesso cancello, oggi l’ingresso avverrà da una parte e l’uscita dall’altra.

L’ingresso al cimitero è in via dei Fenici ma, al termine della visita, si uscirà da quello che in tempi normali era l’ingresso principale, in via Conquiste.

Ma in molti si augurano che, a questa modifica, possa preso affiancarsi quella di un allungamento dell’orario di apertura. E oggi cosa succederà? «Il meglio - come recita l’epitaffio sulla tomba di Frank Sinatra - deve ancora avvenire».

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