A Natale e Santo Stefano ristoranti chiusi. Coprifuoco dalle 22 alle 6. Ecco in 8 punti quello che si potrà fare o sarà vietato

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte
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Domenica 29 Novembre 2020, 04:05

ANCONA - Si discutono i dettagli ma l’impianto generale del nuovo Dpcm che il premier spera di firmare entro mercoledì 2 dicembre è ormai pronto e contiene le regole che dovranno essere rispettate rigorosamente nelle festività natalizie. Attenzione ai cenoni a numero ridotto per evitare assembramenti, la messa della Vigilia sarà anticipata per rispettare il coprifuoco - sarà dalle 22 alle 6 del mattino - e per Natale e Santo Stefano non si potrà fare affidamento sui ristoranti. Insomma maglie leggermente allargate per evitare che accada quello che è successo ad agosto. Addio anche alle vacanze sulla neve: gli impianti sciistici resteranno chiusi e se si andrà all’estero, una volta tornati bisognerà rispettare la quarantena. In ballo però c’è ancora la scuola: si ipotizza un rientro in classe per le superiori dal 7 gennaio, eppure c’è chi spinge per il 14 dicembre. Si vedrà.

DALLE 22 ALLE 6 NON SI ESCE

1) 

Il nuovo Dpcm che dovrebbe essere varato venerdì 4 dicembre punta a confermare il coprifuoco alle 22, facendo slittare di un’ora la possibilità di uscire da casa: dalle 5 alle 6. Resta però da sciogliere il nodo del giorno di Natale e della notte di Capodanno ma al momenti si escludono allentamenti per evitare gli spostamenti notturni e i possibili assembramenti che potrebbero crearsi. La raccomandazione resta quella di festeggiare con i parenti più stretti avendo cura di proteggere le persone fragili.

NEGOZI APERTI FINO ALLE 21

2) 

L’idea di massima del governo è quella di far restare aperti i negozi fino alle 21, autorizzando l’apertura dei centri commerciali e dei grandi magazzini il sabato, la domenica e nei giorni festivi che precedono la pausa natalizia «per favorire le attività commerciali». Un’ipotesi anche questa al vaglio degli esperti che dovranno trovare la soluzione migliore per evitare gli assembramenti e allo stesso tempo far partire i consumi nel periodo più importante per le attività economiche.

RISTORANTI CHIUSI IL 25 E 26

3)

Nessuna deroga è al momento prevista per i ristoranti: chiusi alle 18 nelle zone gialle e serrande abbassate tutto il giorno in quelle arancioni e rosse dove sarà sempre consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. Chiusura invece in tutta Italia nei giorni di Natale e Santo Stefano per scongiurare anche in questo caso l’affollamento nei locali ma anche per le strade. Sarà confermato il divieto di organizzare feste nei locali pubblici e nei luoghi privati. 

STOP ALL’ESODO NATALIZIO

4)

Il governo su questo punto è deciso: sarà vietato spostarsi tra le regioni anche se si trovano in fascia gialla.

Questo per evitare che milioni di persone si mettano in viaggio durante le vacanze come accaduto la scorsa estate. Sarà sempre consentito il ritorno nella propria abitazione di residenza. Il dibattito resta comunque molto acceso, soprattutto sull’opportunità o meno di concedere alcune deroghe agli spostamenti per trascorrere le feste con i parenti o con persone in difficoltà, per esempio anziani che vivono da soli. 

VIGILIA, MESSA ANTICIPATA

5) 

Dalla Santa Sede è stato precisato che da anni la funzione religiosa del 25 dicembre viene celebrata alle 22 e questo sembra sgombrare il campo sulla tradizione che vuole invece la messa della vigilia di Natale alle 24. Dunque non ci dovrebbero essere difficoltà ad anticipare l’orario delle funzioni religiose e saranno le parrocchie a decidere l’orario in base al coprifuoco. Il governo sembra comunque intenzionato a chiedere l’organizzazione di più funzioni per scongiurare gli assembramenti.

SUPERIORI, DAD FINO AL 7 GENNAIO

6)

Scuole superiori chiuse fino al 7 gennaio. È questa l’indicazione che potrebbe essere contenuta nel nuovo Dpcm al termine di un lungo confronto sull’opportunità o meno di un rientro in classe prima delle vacanze natalizie. La decisione di lasciare i ragazzi a casa con la didattica a distanza era stata presa per evitare l’affollamento dei trasporti pubblici facendo così aumentare le opportunità di contagio tra gli studenti. Nelle Marche fino alle scuole medie le lezioni sono assicurate in presenza.

È DECISO: VIETATO SCIARE

7) 

Sembra essere confermata la linea del governo che punta a tenere chiusi impianti da sci e piste. Decisione che ha scatenato polemiche a non finire soprattutto per il mancato indotto che arriva in questo periodo al settore del turismo invernale. Ma le indicazioni sembrano avere imboccato una strada a senso unico che dovrà essere confermata nel prossimo Dpcm. Inoltre si potrà andare nelle seconde case soltanto se si trovano nella stessa regione di residenza, che però deve essere in fascia gialla.

RIENTRI DALL’ESTERO, QUARANTENA

8) 

Per chi torna dall’estero sarà obbligatorio il tampone e scatterà la quarantena: così dovrebbe decidere il governo che inserirà la norma nel prossimo Dpc. Però non è ancora deciso se per tutti i Paesi o solo per alcuni. In questo caso la lista sarà aggiornata dal ministro della Salute e certamente conterrà quegli Stati come l’Austria e forse la Svizzera che decideranno di tenere aperte le piste da sci, diventando così mete privilegiate di molti italiani.

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