Bolognola, l’ultimo comune Covid free. Altri 14 piccoli centri dell’entroterra “guariti”. Ecco dove il contagio corre di più e dove meno

Bolognola, l’ultimo comune Covid free. Altri 14 piccoli centri dell’entroterra “guariti”. Ecco dove il contagio corre di più e dove meno
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 26 Novembre 2020, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:34

ANCONA - Soffre forse di vertigini, questo maledetto virus, oppure mal sopporta l’aria rarefatta che si respira sopra quota mille. Perché l’unico dei 227 comuni marchigiani che ancora gli resiste dall’inizio dell’epidemia, senza mai un contagio tra i residenti, è un borgo montano dei Sibillini che domina l’alta valle del Fiastrone, nel Maceratese. Bolognola, il comune più in alto delle Marche (1.070 metri sul livello del mare) è rimasto il solo a inalberare la bandiera Covid free, quella di chi non ha mai avuto a che fare con il Coronavirus. 

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L’aria di montagna

Non c’entra l’aria di montagna, ovviamente, ma piuttosto l’isolamento di una pieve d’Appennino imbiancata in questi giorni dalla neve che copre le sue piste da sci, destinate chissà ancora per quanto a restare deserte.

Se non arrivano i turisti, che in estate aveva ripreso a frequentare il comprensorio montano, i pochi residenti (154 prima del terremoto del ‘16, che ha ulteriormente spopolato il borgo) restano da soli ad ammirare le cime del Monte Rotondo e le cascate naturali dell’Acquasanta. Soli e protetti dal contagio. E non è un caso che anche gli altri 14 Comuni che l’altro ieri risultavano senza residenti positivi (tornati Covid free a seguito di guarigioni e purtroppo anche decessi) sono borghi e piccoli comuni dell’entroterra, sei della provincia di Macerata, quattro di Pesaro-Urbino, tre del Piceno e uno solo del Fermano. 


Nel cratere del terremoto


Quasi tutti nel cratere del terremoto, tranne quelli più a nord. Il territorio anconetano invece è tutto tinto di rosso, guardando le mappe che individuano le aree di contagio, senza nemmeno un paesino che possa vantarsi di aver messo il virus alla porta. La provincia del capoluogo di regione del resto è quella più colpita nella fase-2 dell’emergenza sanitaria: ieri è arrivata a 8.203 casi, seguita da Macerata con 6.165, Pesaro Urbino con 5.56, Ascoli con 3.600 e Fermo con 3.148. Un mese fa, nell’Anconetano, erano Covid free di ritorno Castelleone di Suasa e Offagna, ma si sono arresi anche loro.
L’ondata d’autunno di Sars-Cov-2, quanto a diffusione sul territorio, è stata più intensa della prima. Le Marche erano arrivate alla fine del lockdown con 28 comuni sempre Covid-free e già a inizio maggio, finita la clausura, altri 27 erano tornati ex Covid, dopo aver contato anche diversi positivi tra i residenti.
La rimonta dei territori liberi dal Coronavirus era proseguita poi durante l’estate. Il 3 giugno erano 121 i Comuni marchigiani, più della metà, senza casi positivi in corso. Il 6 luglio erano saliti a 170. Poi la tendenza s’è invertita ad agosto, tra piazze animate e rientri dalle vacanze, e già a fine settembre l’area no-virus s’era ritirata.

 
La riapertura delle scuole


Infine la riapertura delle scuole con i bus tornati quasi pieni hanno fatto riguadagnare terreno al virus e i Comuni senza positivi sono scesi a 124, il 55% del totale. A fine ottobre il Coronavirus s’era diffuso nell’85% dei comuni, lasciandone al riparo dal contagio soltanto 33, sei sempre Covid free e 27 ex Covid. Gli ultimi a cedere, registrando i primi casi positivi della loro storia, sono stati Monsampietro Morico e Smerillo nel Fermano, e tre borghi del Maceratese, Camporotondo di Fiastrone, Fiastra e Gagliole. Resiste solo Bolognola, come nell’autunno di quattro anni fa avevano resistito al terremoto i 37 cittadini irriducibili, compresa una donna incinta di 7 mesi, che preferirono dormire nelle tende anziché migrare negli hotel sulla costa. C’era da badare agli allevamenti. «Fra un po’ nevica, portateci i container che li sistemiamo noi», l’unica loro richiesta.

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