Basta quarantena, arrivano i tamponi: in una settimana liberati 800 guariti

Basta quarantena: in una settimana liberati 800 guariti
Basta quarantena: in una settimana liberati 800 guariti
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 19 Maggio 2020, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 09:34

ANCONA -  Tamponi su tamponi a chi è chiuso a casa in isolamento domiciliare, in cerca del doppio test negativo in 24 ore che attesta la guarigione dal Covid-19. Così in un sol giorno il dato complessivo dei dimessi e guariti nelle Marche fa un balzo avanti, liberando dalla quarantena 261 marchigiani che erano ancora tra i positivi, benché non avessero bisogno di ricovero ospedaliero. Ieri i positivi in isolamento sono scesi a 2.141, mentre fino a una settimana fa ancora salivano, con il dato di martedì scorso vicinissimo a quota 3mila. Ne sono stati liberati più di 800.

Aumentano le certificazioni di guarigione (con doppio test negativo) ed è per questo che ieri il dato complessivo di dimessi-guariti è salito a 3.379 (+261) benché il totale dei ricoverati sia tornato leggermente in crescita (173, +4). L’effetto del trend dei guariti in crescita dà un’ulteriore spinta alla curva in picchiata degli “attuali positivi”, i marchigiani che hanno ancora un’infezione da Coronavirus in corso e possono dunque contagiare, scesi ieri a 2.315, con un -250 casi in 24 ore che vale quasi un 10% di decrescita. Il 4 maggio scorso, quando c’è stato il primo rilascio del lockdown, nelle Marche i positivi erano quasi mille in più.

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Merito anche dell’attenzione che l’Asur Marche dedica in questa fase al percorso quarantena, con il lavoro delle Usca, unità mobili di medici che seguono in casa i pazienti in isolamento domiciliare. Per legge ne è prevista una ogni 50mila abitanti, nelle Marche la copertura del territorio è al 56%, più della media nazionale che è al 38%. Così al dato dei “primi tamponi”, quelli fatti su un singolo caso diagnosticato, vanno sommati i test ripetuti sullo stesso paziente per certificarne la guarigione. Nelle Marche i primi tamponi sono finora 55.988, ma il totale dei campioni processati supera gli 89mila. Domenica sono stati esaminati nei laboratori di Virologia delle Marche 321 primi test, ai quali però se ne aggiungono altri 108, riguardano, come spiegava ieri la Regione Marche analisi «effettuate sui tamponi dei percorsi guariti e sierologici».

I nuovi casi positivi sono 11 (uno su 30 test), che portano il totale nelle Marche a 6.678, per un incremento giornaliero dello 0,2%, in linea con la media nazionale. I nuovi casi positivi hanno riguardato le province di Pesaro Urbino (1), Ancona (8) e Macerata (2) mentre non si registrano altri contagi nelle province di Fermo e Ascoli Piceno. Non preoccupa assolutamente il dato di Ancona, che nelle ultime tre giornate ha totalizzato 27 positivi dopo una settimana alla media di 2 al giorno. Il rialzo risente infatti in questa fase della sovrapposizione dell’analisi dei tamponi con i test sierologici che hanno riguardato soprattutto 3.800 dipendenti degli Ospedali Riuniti di Ancona. I positivi all’esame del sangue che rivela gli anticorpi (circa il 6%) vanno sottoposti a tampone e nell’incrociare i due dati si può verificare qualche anomalia, che sarà corretta nei prossimi giorni. Dei 29 positivi di Ancona, comunque, soltanto 5 riguardano contagi avvenuti nel mese di maggio (il resto sono casi di aprile) a riprova del fatto che il primo rilascio dal lockdown del 4 maggio non ha prodotto contraccolpi negativi.

Torna a salire purtroppo, dopo la prima giornata senza lutti, il numero delle vittime: altre due nelle ultime 24 ore, un 86enne di Sarnano e una pesarese di 62 anni.

Nelle Marche finora il Coronavirus ha fatto 986 morti. «La battaglia non è finita - chiosava ieri il governatore Ceriscioli nel fare le condoglianze ai familiari delle vittime - e occorre non abbassare assolutamente la guardia in questa delicatissima fase della ripartenza».

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