Comitato genitori dei bambini cardiopatici:
«Serve osteopata la regione offre fisioterapisti»

Comitato genitori dei bambini cardiopatici: «Serve osteopata la regione offre fisioterapisti»
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Mercoledì 2 Ottobre 2019, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 15:03
Dal comitato genitori dei bambini cardiopatici dell'ospedale regionale Umberto I-Torrette riceviamo e pubblichiamo questa nota con il commento della presidentessa Valentina Felici.
«Nel gennaio 2018 il Comitato genitori dei bambini cardiopatici di Torrette di Ancona ha iniziato l'iter burocratico per portare all'interno del reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e congenita dell'ospedale Lancisi il trattamento osteopatico. Questo progetto è nato dopo l’esperienza positiva di alcuni bambini operati che hanno avuto grandi benefici dal trattamento osteopatico nel post-operatorio» afferma la lunga nota del comitato.
«Da qui la volontà del Comitato di mettere a disposizione, in forma gratuita, per tutti i bimbi operati questa terapia. Per questo il progetto prevede di essere completamente finanziato dall'associazione dei genitori e dalla Onlus “Un battito di ali”».

«Il primo sostenitore del progetto è stato proprio il primario del reparto in questione che ha potuto osservare con i propri occhi i benefici del trattamento e ha raccolto le testimonianze delle famiglie», spiega la presidente in carica delle due associazioni Valentina Felici. «Per 20 lunghissimi mesi abbiamo investito risorse ed energie per creare un progetto innovativo, che potesse essere alla portata di tutti i cuccioli dal cuore birichino, ideato per migliorare il percorso post-operatorio e ridurre i tempi di ospedalizzazione. È pertanto con grande amarezza che abbiamo appreso il rifiuto della Regione Marche e della direzione generale dell'ospedale all'ingresso in ospedale del nostro progetto 'Un'arma in più contro il dolore'».

Motivo del diniego all’ingresso dell’osteopatia all'interno della struttura ospedaliera, afferma ancora il Comitato genitori, «è l’assenza a oggi dei famosi decreti attuativi, sono attesi dal 2018, volti a regolamentare la figura dell'osteopata. Parole che risultano difficili da accettare da parte dei genitori dei piccoli ricoverati, vista l’attuale presenza di innumerevoli progetti di osteopatia attivi in oltre 50 realtà pediatriche in Italia. Su richiesta della Direzione dell'ospedale, il Comitato dei genitori aveva lavorato alla realizzazione di una legge regionale per poter portare in ambito ospedaliero questo progetto, ciò è stato possibile grazie alla consigliera Elena Leonardi, che da anni lavora per sostenere il Comitato e la qualità di assistenza dei nostri bambini». Come anticipato, «infatti, già da anni in altre regioni si eseguono progetti aventi a oggetto il trattamento osteopatico in ospedale, la legge approvata in Regione è stata impugnata dal Ministero della salute nell’agosto scorso per la problematica dei già detti decreti attuativi. Il 24 settembre 2019 si conclude, quindi, ufficialmente la presentazione del progetto di osteopatia per il reparto diretto dal dottor Marco Pozzi. Il direttore generale Michele Caporossi e il suo assistente Antonio Maraldo - si legge ancora nella nota - hanno garantito al comitato genitori che saranno assunti dei fisioterapisti, che si prenderanno cura della parte riabilitativa dei bambini cardiopatici. Purtroppo però senza nessuna possibilità che questi fisioterapisti abbiano alcuna competenza nei trattamenti osteopatici in età pediatrica. Amareggiata dal risultato dell'ultimo incontro, la presidente non riesce a capire tali motivazioni e si augura che una volta emanati gli agognati decreti attuativi il progetto di osteopatia possa trovare ingresso all’interno della struttura ospedaliera».

«Noi genitori abbiamo chiesto la presenza di una figura professionale come l'osteopata, che viene rifiutata e compensata con l'ingresso di un fisioterapista, ma chi conosce i trattamenti osteopatici sa che bene non hanno niente a che vedere con quelli praticati dai fisioterapisti» sostiene. «Altro elemento di tristezza è stato dettato dall’assenza al tavolo di discussione del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che si dichiara determinato a garantire il benessere dei marchigiani e dei bambini in prima istanza. Nonostante questo il Comitato genitori e l'associazione “Un battito di ali” continueranno il loro lavoro mettendo a disposizione di tutti i cuori birichini il trattamento osteopatico in un ambulatorio esterno all’ospedale, i risultati prodotti in questi nove mesi dall'operato dell’osteopata dottor Alessandro D'Antonio sono sorprendenti e hanno migliorato la qualità della vita a più di 50 bambini operati».
«Fortunatamente lo spirito e la tenacia dei genitori continuerà a garantire il trattamento osteopatico gratuito per tutti i bambini di Torrette, continueremo a produrre e raccogliere risultati, e ci impegneremo come sempre per garantire una vita dignitosa ai nostri figli, in fondo le sconfitte servono per rendere i combattimenti ancora più motivati e forti, non a caso noi abbiamo messo al mondo dei guerrieri» conclude la presidentessa Valentina Felici.
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