Cna Fita non aderisce ​
al blocco dei trasporti

Cna Fita non aderisce ​ al blocco dei trasporti
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Lunedì 9 Dicembre 2013, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 12:32
ANCONA - Cna Fita, cos come le principali associazioni di categoria dell’autotrasporto marchigiano, non aderisce al fermo dei Tir indetto da oggi alla fine della settimana. “Abbiamo già motivato nelle opportune sedi la nostra più netta contrarietà ad una iniziativa che sta assumendo contorni preoccupanti”. Riccardo Battisti, responsabile regionale di Cna Fita aggiunge come “non sarà un fermo del settore autotrasporto, ma solo l’iniziativa di alcuni che aderiscono a sigle minoritarie del settore e che hanno deciso di partecipare a proteste concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti”.



Per Cna Fita Marche “si tratta di un blocco che non ha alcun motivo che risiede nella tutela e nelle ragioni della categoria ma che sta assumendo toni demagogici e populisti che semplicemente inneggiano al disordine e al caos. Ci auguriamo che i nostri trasportatori lunedì possano essere tutelati nell’esercizio della propria attività e che possano circolare liberamente. Tra l’altro, se sono vere alcune informative secondo le quali lunedì ai caselli autostradali delle Marche sono in arrivo soggetti provenienti da altre regioni (che in alcuni casi potrebbero non avere nulla a che fare con la categoria), occorre vigilare ancor di più affinché la libera circolazione sia garantita”.



Per l’associazione “c’è il forte sospetto infatti che si tratti di una protesta che ha una regia precisa il cui solo scopo è portare il Paese alla paralisi, al caos e al blocco di tante attività produttive che in questo periodo hanno più che mai bisogno di ricevere e consegnare merce”.



A suffragare i timori della vigilia, Cna Fita denuncia di aver ricevuto in questi giorni lettere con minacce di morte indirizzate al presidente nazionale e al presidente provinciale di Agrigento”. Segnali che secondo l’associazione degli autotrasportatori non sono da sottovalutare. “Per questo - conclude Battisti - invitiamo anche le Prefetture e le Forze dell’ordine a vigilare a tutela delle persone e della libera circolazione delle merci e ai colleghi della categoria a segnalare tempestivamente blocchi o eventuali minacce”.
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