Bomprezzi, nuova segretaria Pd Marche: «Una vittoria inaspettata ora via al rinnovamento: non escludiamo nessuno, basta con le correnti»

Bomprezzi, nuova segretaria Pd: «Una vittoria inaspettata ora via al rinnovamento: non escludiamo nessuno, basta con le correnti»
Bomprezzi, nuova segretaria Pd: «Una vittoria inaspettata ora via al rinnovamento: non escludiamo nessuno, basta con le correnti»
di Martina Marinangeli
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Martedì 28 Febbraio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 07:40
Chantal Bomprezzi, neo eletta segretaria dem chiamata a risollevare le sorti del Pd regionale: si aspettava questa vittoria alle primarie?
«Non ci aspettavamo questo risultato, benché fossimo molto determinati. Siamo andati oltre le aspettative. La maggior parte dei parlamentari, dei consiglieri regionali ed i sindaci di città importanti come Ancona e Pesaro non sostenevano la mia candidatura, che era quella più outsider. Abbiamo fatto di tutto per intercettare il voto d’opinione, che alla fine è arrivato».
A cosa pensa sia dovuto?
«Posso solo dire quello che abbiamo percepito io e il gruppo che mi ha sostenuto: il messaggio che abbiamo voluto veicolare è stato colto». 
Quale messaggio?
«Abbiamo sempre detto di voler ribaltare il Pd, aprirlo verso l’esterno, rimettere al centro i contenuti. Probabilmente le primarie aperte e la voglia di tornare a parlare di valori di centrosinistra hanno dato vita alla mobilitazione delle persone che ci osservano da fuori».
Ora si trova nella non semplice posizione di tirare fuori dalle sabbie mobili un partito commissariato da oltre un anno e che, a più di due anni di distanza, non ha ancora fatto del tutto i conti con la debacle delle Regionali: da cosa si parte?
«Il primo vero appuntamento sarà quello della formazione dell’assemblea regionale, che poi porterà ai nuovi organismi regionali del partito. Dovrò essere un leader e dovremo confrontarci per verificare i vari equilibri e metterci pancia a terra a lavorare».
Negli organismi del partito ci sarà un colpo di spugna totale?
«Se il Pd vuole dimostrare nei fatti di aver sbagliato e di voler correggere l’errore, bisogna dare un forte segnale di rinnovamento. Dobbiamo dare seguito a quello che gli elettori ci hanno voluto comunicare. Questo non significa rottamazione: non vogliamo escludere nessuno, ma ci sono vari modi di dare la disponibilità. C’è chi può stare in primo piano e chi può mettersi di lato e collaborare in altre forme».
Dovrà sanare le laceranti divisioni che negli anni hanno spaccato il Pd.
«Credo sia saggio non tornare ad incartarci intorno alle correnti. Starà all’intelligenza di tutti collaborare con me e con chi mi ha sostenuto per ritrovare l’unità. Da sola non posso bastare, ma farò di tutto per cercare di ricomporre il Pd e cambiare marcia».
Una delle prime partite importanti che si troverà a giocare è quella delle Amministrative, con Ancona unico capoluogo di regione in Italia ad andare al voto: alla luce dei risultati dei due congressi, state valutando di rivedere la candidatura di Ida Simonella?
«La prima chiamata che ho ricevuto dopo i risultati è stata del segretario comunale del Pd di Ancona Simone Pelosi. Non sta a me decidere sul candidato: ci sono state le primarie e hanno dato un risultato. Spetterà al segretario di Ancona portare avanti un discorso politico. Io sono a disposizione se serve una mano».
Guiderà il primo partito di opposizione contro un centrodestra mai così forte in regione: quali sono i temi su cui batterete per opporvi alla giunta Acquaroli?
«Dobbiamo recuperare i valori del centrosinistra, quindi lavoro e sanità per garantire l’uguaglianza. La nostra mozione ruotava attorno a tre parole fondamentali: inclusione, innovazione e sostenibilità. Da qui si riparte».

 
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