I sindaci di centrosinistra
al fianco di Ceriscioli

Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro
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Giovedì 28 Maggio 2015, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:48
ANCONA - Sindaci di centrosinistra marchigiani insieme per sostenere Luca Ceriscioli.



L'ex primo cittadino di Pesaro ora è "candidato a sindaco delle Marche". Ad Ancona si sono ritrovati al suo fianco Valeria Mancinelli (sindaco di Ancona), Matteo Ricci (Pesaro), Giovanni Gaspari (San Benedetto del Tronto), Massimo Seri (Fano), Francesco Fiordomo (Recanati) e Patrizia Rosini (Staffolo).



"Le Marche sono plurali - ha detto Mancinelli - ma non devono essere mai più divise da campanilismi e frammentate. Serve un governo regionale che non punti a costruire un consenso mantenendo un equilibrio tra le contrapposizioni ma sia in sintonia con l'idea di costruire insieme una politica regionale". Oltre a questo occorre "una classe dirigente degna di questo nome, distribuita nei territori, che lavori in questa direzione. Senza questi ingredienti non si va da nessuna parte: queste due condizioni si possono realizzare per la Regione con la vittoria di Luca Ceriscioli".



C'è la volontà, ha confermato Ceriscioli, di "cambiare l'idea di governo, partendo dai territori". "Deve crescere la consapevolezza che possiamo giocare la nostra identità, la nostra diversità ma dentro un progetto condiviso di grande cambiamento: pensiamo al tema della difesa del suolo che tra difesa della costa, portualità, fiumi, frane e colline, riguarda tutto il territorio regionale. Ognuno ha il suo", ma il salto di qualità è che la Regione è interessata al problema che "non è del singolo Comune o dell'area vasta, anche in chiave turistica e di sostegno alle attività economiche".



Le Marche, ha osservato Ricci, vice presidente nazionale del Pd, "per pensare in grande hanno bisogno di un grandissimo gioco di squadra e di un grande allenatore: Luca lo sarà, un grande presidente ma anche quello che farà girare meglio le istituzioni nel territorio, aiutando i Comuni in un momento difficilissimo a rafforzarsi, a gestire i servizi, in una visione lungimirante che apra una pagina nuova. Questo gli altri candidati non sono in grado di farlo". "Domenica si sceglie tra Ceriscioli e M5s, lo sanno tutti - ha proseguito Ricci lanciando una stoccata a Gian Mario Spacca - si sceglie quindi non solo tra rinnovamento e 'poltronismò ma anche tra capacità di governare e capacità di raccogliere la protesta: serve grande rinnovamento, e Luca lo rappresenta, ma anche grande radicamento".

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