Autotrasporto a terra: non solo rincari ma scarseggia il carburante. «Senza sostegni stop dei Tir». Cgia: ​«Così impossibile programmare i servizi»

La Confartigianato: ​«Così è impossibile programmare i servizi»

Autotrasporto a terra: non solo rincari ma scarseggia il carburante. «Senza sostegni stop dei Tir». Cgia: «Così impossibile programmare i servizi»
di Martina Marinangeli
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Domenica 13 Marzo 2022, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 16:06

ANCONA - Il gasolio, passato da una media di 1,25 euro al litro, allo sfondamento della soglia psicologica di 2 euro per arrivare a picchi di 2,3 euro al litro. Il metano, partito da una base di circa 0,90 euro al kg e schizzato a 4,999 euro in una manciata di mesi. È il quadro altamente critico, tradotto in cifre, dei rincari che stanno mettendo in ginocchio il settore dell’autotrasporto. 

 
L’avvertimento
«Se non ci sarà un intervento tempestivo del governo, saremo costretti ad un fermo tecnico (non di protesta) perché i carburanti, oltre ad aver subito rincari insostenibili di oltre il 50%, scarseggiano e, in questa situazione, è impossibile programmare i servizi». Il monito arriva da Luca Bocchino, responsabile sindacale di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, nell’ambito dell’assemblea regionale riunita a Macerata, a cui ha preso parte anche Amedeo Genedani, presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di Unatras, che raggruppa 10 associazioni dell’autotrasporto. Tra le richieste della categoria al governo, l’introduzione, con un decreto legge, del rimborso di parte degli aumenti del costo del gasolio, norme che diano certezza di recuperare gli aumenti del gasolio sui costi minimi e che questi vengano aggiornati con il variare del prezzo. Per martedì 15 l’Unatras è stata convocata da governo per discutere del nodo rincari e, a seconda dell’esito dell’incontro, si deciderà se dare corso a mobilitazioni di settore. «L’augurio è che sia risolutivo – auspica Bocchino – perché diversamente si rischia il caos per la mancanza di veicoli commerciali in grado di garantire il trasporto delle merci. Già ora mi giungono conferme di operatori che si sono fermati per l’interruzione delle filiere di appartenenza o per una scelta imprenditoriale autonoma, vista l’impossibilità di continuare a lavorare in perdita». 
Il comparto dell’autotrasporto conta 2.100 aziende e 6mila addetti nelle province di Ancona, Pesaro e Urbino, 1.800 aziende con 5.400 addetti in quelle di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.

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