Caldo, da oggi bollino rosso nelle Marche. Gli esperti: «Sarà l'estate più rovente di sempre»

Caldo, da oggi bollino rosso nelle Marche. Gli esperti: «Sarà l'estate più rovente di sempre»
Caldo, da oggi bollino rosso nelle Marche. Gli esperti: «Sarà l'estate più rovente di sempre»
di Maria Teresa Bianciardi
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Martedì 28 Giugno 2022, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 09:38

ANCONA - Oggi e domani saranno le giornate più calde: il ministero della Salute segnala infatti il bollino rosso su Ancona, mentre in tutte le Marche diventa sempre più preoccupante l'emergenza siccità. In attesa dell'incontro tra Regione, Prefetture e Protezione civile che si terrà domani, i sindaci marchigiani hanno già provveduto ad emettere le ordinanze che vietano l'uso dell'acqua dell'acquedotto per fini che non siano alimentari e di igiene.

I sindaci firmano le ordinanze

Come il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha firmato l'atto in seguito alla comunicazione dell’Aato 3 relativa alla necessità di contenere i consumi di acqua distribuita dall’acquedotto e limitare gli usi non strettamente legati al fabbisogno idropotabile.

L'ordinanza resterà in vigore fino al 15 ottobre prossimo. Durerà fino a tutto il mese di settembre, invece, l'ordinana firmata oggi dal sindaco di Fermignano Emanuele Feduzi, ma non è escluso che in queste ore altri primi cittadini si adegueranno visto il perdurare della siccità.

Stato di emergenza, governo al lavoro

Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio sta monitorando la situazione: «In alcune zone esiste già razionamento e poi l'acqua dei cittadini dipende dai bacini. In alcuni casi già esiste, in altri casi si valuterà se questa misura sarà necessaria. Nulla è ancora stabilito perché deve essere ancora deciso l'impianto generale ma poi soprattutto vedere caso per caso, perché ogni acquedotto fa riferimento a un bacino e quindi bisognerà vedere caso per caso. Si sta lavorando con le Regioni per stabilire i criteri per definire la dichiarazione di Stato di emergenza che consentirà qualche prima attività a supporto dei cittadini e poi la valutazione delle opere infrastrutturali perché questa emergenza è caratterizzata come crisi idrica dalla necessità di opere infrastrutturali».

Sarà l'estate più calda

L'emergenza è corroborata anche dai dati a disposizione dell'Osservatorio sulla siccità dell'Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe) :«I modelli stagionali preannunciano un'estate con temperature molto probabilmente sopra la media e più secca della media - scrivono al Cnr - I passaggi temporaleschi potranno solo mitigare localmente l'attuale deficit, in particolare sull'arco alpino, dove i valori di pioggia potrebbero risultare nella norma climatica».
 

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