Venti milioni a Montalto, brucia la scelta del borgo. «I giudici hanno dormito». Duello tra i Comuni del Fermano e dell’Ascolano

La cattedrale di Montalto Marche
La cattedrale di Montalto Marche
di Martina Marinangeli
2 Minuti di Lettura
Sabato 12 Marzo 2022, 03:20

ANCONA - La sfida dei borghi. La posta in gioco, in effetti, era di quelle che fanno gola: 20 milioni di euro, per rivitalizzare i piccoli centri e dare una risposta alla sfida dello spopolamento, nell’ambito del Piano nazionale borghi previsto dal Pnrr. Per scegliere il progetto più meritevole - da consegnare entro il 15 marzo al ministero della Cultura – tra i 13 pervenuti, la Regione ha nominato una commissione valutatrice esterna, incaricata di decidere quale fosse il più rispondente ai requisiti richiesti dal dicastero.

 
Il verdetto
E mercoledì è arrivato il suo responso: sarà il Comune di Montalto delle Marche ad accaparrarsi i 20 milioni, cosa che non è stata presa bene da un altro dei borghi ascolani candidati all’avviso pubblico: Montefortino, con il sindaco Domenico Ciaffaroni che ha attaccato il progetto avversario sui social. Commentando la notizia, in uno scambio di battute con l’ex sindaco di Montalto Raffaele Tassotti, Ciaffaroni gli fa notare come «il tuo borgo non potesse neanche partecipare e la commissione si e fatta, probabilmente, una grande dormita». Il riferimento è ad un requisito richiesto ai borghi storici da candidare, ovvero «un numero di unità immobiliari residenziali, di norma non superiore alle 300 unità». Secondo Ciaffaroni, il progetto vincitore non ha rispettato questo vincolo - «a Montefortino il borgo ha più di 300 unità ed è più piccolo di Montalto», commenta –, ed aggiunge «basta fare una visura catastale».


La diatriba
Ne parte una guerra di numeri, con il primo cittadino di Montalto, Daniel Matricardi, che lo invita ad andare a contare le unità abitative di persona. Alla polemica tecnica, si è poi sommata quella politica, con qualche malumore registrato in particolare nell’Ascolano. Matricardi è infatti considerato molto vicino all’assessora regionale alla Cultura, Giorgia Latini – benché Palazzo Raffaello abbia specificato che la commissione valutatrice fosse esterna –, anche in virtù del fatto che appartengono allo stesso partito (Matricardi è responsabile provinciali Enti locali della Lega). Bordate rispedite al mittente dal primo cittadino, che ha difeso il progetto presentato e ha annunciato che a breve lo presenterà ai cittadini con tutti i crismi. L’avviso pubblico era finalizzato a promuovere progetti pilota – uno per regione – per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Ben 13 Comuni avevano risposto alla call: Acquasanta Terme, Pieve Torina, Bolognola, San Severino, San Ginesio, Montefortino, Monte Vidon Combatte, Fermo (unico capoluogo di provincia in gara), Cerreto d’Esi, Mombaroccio, Terre Roveresche e Monte Grimano Terme. Ma alla fine è stato Montalto a spuntarla, portando a casa l’ambito premio da 20 milioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA