ANCONA «Se divento segretario il primo impegno che sento di avere è un nuovo gruppo dirigente, perché dopo troppi anni di sconfitte a livello nazionale bisogna cambiare». Devono essere suonate familiari al Pd regionale le parole pronunciate dal candidato favorito alla segreteria nazionale dem Stefano Bonaccini, ieri in un tour nelle Marche che ha toccato diverse tappe, tra cui Camerino, Jesi, Ancona e Pesaro. Già, perché il 26 febbraio si rinnova anche il vertice marchigiano del partito, e si sta puntando molto sulle nuove leve.
Cinque si sono già messe a disposizione, avanzando la loro candidatura alla guida del Pd made in Marche.
L'altra frangia
C’è poi un’altra frangia di giovani dem, che invece propone un «progetto di un partito regionale innovativo, inclusivo e sostenibile. Lo avevamo annunciato allora e lo ribadiamo: a distanza di due anni dalla sconfitta elettorale, e dopo l’esperienza del commissariamento del Partito, vorremmo cominciare un percorso nuovo, di ritrovata sintonia con gli elettori». E faranno un incontro sabato 21 alla Casa del Popolo di Jesi per iniziare il confronto. Intanto, è stata nominata la commissione congressuale: rispuntano vecchie glorie come Francesco Comi, Sara Giannini e Almerino Mezzolani.
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