Stoccata di Bassetti alla Regione: «Sanzio in crisi? Bandi inadeguati e nessun rimborso per il Covid»

Il dg uscente dello scalo parla di scarso appeal delle gare per le nuove rotte

Stoccata di Bassetti alla Regione: «Sanzio in crisi? Bandi inadeguati e nessun rimborso per il Covid»
Stoccata di Bassetti alla Regione: «Sanzio in crisi? Bandi inadeguati e nessun rimborso per il Covid»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 1 Settembre 2022, 07:46

ANCONA La grande incognita sui cieli del Sanzio. L’aeroporto delle Marche non sembra proprio riuscire a decollare tanto che, come anticipato ieri dal Corriere Adriatico, il fondo anglo svedese Njord, proprietario della società Ancona International Airport, sta cercando acquirenti per vendere.  Ma il quadro generale dello scalo non è dei più semplici. Tanto per cominciare, il piano di risanamento approvato dall’Unione europea e avviato tra il 2018 e il 2019 - che si reggeva sui 25 milioni di euro messi dalla Regione e sui 15 garantiti da Njord - averebbe dovuto essere portato a termine entro la fine del 2022. Ma lo tsunami Covid ha messo in ginocchio il settore e il nuovo corso del Sanzio è ben al di là da venire. Dunque sarà necessaria una proroga, ma su chi dovrà avviare la pratica per la richiesta c’è un rimpallo tra Regione e Njord. 


La stoccata


Contestualmente, il direttore generale uscente di AIA Carmine Bassetti - in scadenza il 30 settembre e rimpiazzato con il manager italo americano degli Aeroporti di Puglia Alexander D’Orsogna, atteso oggi nelle Marche - si toglie qualche sassolino dalla scarpa, mettendo in luce alcune criticità. In primis, quelle legate ai bilanci in rosso a causa del Covid. «Non possiamo dimenticare che, nonostante i ricavi si siano del tutto azzerati, l’aerostazione è rimasta comunque aperta per fa fronte ad un’esigenza di carattere pubblico. E nei due anni di pandemia, l’aeroporto ha sostenuto costi per complessivi euro 7.300.000 per la gestione e lo svolgimento di questo servizio pubblico che, ad oggi, è fonte di confronto e di contraddittorio con la Regione». Palazzo Raffaello ha aperto una procedura, in fase di valutazione da parte dell’Unione europea, per un importo da 800mila euro per coprire le spese extra dovute al Covid nel 2020. Cifra che non si avvicina neanche vagamente ai 7,3 milioni di cui parla il dg. Inoltre, Bassetti ricorda come, «negli ultimi tre anni, AIA s.p.a. sia stata destinataria di circa 28 decreti ingiuntivi, da parte del lavoratori, per ottenere la restituzione di somme oggetto di tagli alle retribuzioni operate dalle gestioni Belluzzi e Massei. Per queste posizioni, AIA ha già speso la somma monstre di circa 2.183.000 di euro, pur trattandosi di vicende che addirittura erano state oggetto di un parere che la Regione (quando era ancora guidata da Ceriscioli, ndr) aveva fatto rilasciare da un suo legale di fiducia, ma che si è rivelato completamente errato». Il dg dà poi un’ultima stoccata a Palazzo Raffello: «La gestione altamente oculata e conservativa ha inevitabilmente risentito della carenza di nuovi voli, generatasi dallo scarso appeal dei bandi pubblicati per nuove rotte». 
 

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