Banche, Renzi: commissione d'inchiesta
"Chiarire le responsabilità del passato"

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi
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Giovedì 10 Dicembre 2015, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 18:32

ROMA - "C'è pieno interesse del governo a che tutte le autorità preposte facciano tutti gli sforzi per chiarire le responsabilità del passato".


"Vediamo di buon occhio che il Parlamento apra commissioni di indagine su ciò che è avvenuto nel sistema bancario italiano ed europeo negli ultimi anni". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi commentando le vicende che riguardano Banca Marche; CariFerrara; Banca Etruria e CariChieti.

Renzi auspica una "commissione di indagine o sindacato di valutazione" in Parlamento su quanto avvenuto nel sistema bancario "negli ultimi dieci anni". Gli obbligazionisti subordinati coinvolti nelle quattro banche interessate dal decreto del governo sono "circa diecimila", osserva: «alcuni di loro più o meno consapevolmente hanno ottenuto un rendimento più alto di quello che avrebbero ottenuto col conto corrente o con i titoli di stato, altri non sapevano o ritengono responsabili i dirigenti delle singole banche. Giusto fare chiarezza, dunque".

"È impossibile - secondo Renzi - per le regole Ue salvare in modo definitivo gli azionisti e obbligazionisti subordinati ma stiamo cercando con grande impegno e tenacia di individuare una soluzione, nei limiti delle regole europee, di avere una forma di ristoro. Ci stiamo lavorando".

Il governo opera "con un principio chiaro: le regole sulle banche le ha fatte l'Europa, purtroppo non le scriviamo noi. E dentro quelle regole l'Italia ha fatto di tutto" per salvare "i soldi delle famiglie". "Per gli obbligazionisti cerchiamo una soluzione nei limiti delle regole. Vedremo le modalità, vedremo se possibile".

"Non sono abituato a strumentalizzare la vita e la morte di alcune persone. Il governo esprime il propriod olore e fa le condoglianze alla famiglia" dell'uomo che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi soldi "ma è al lavoro per trovare soluzioni", ha aggiunto.

"Le regole delle banche adesso le decide l'Europa: fino a dieci anni fa non era così e molti Paesi hanno messo un sacco di denari pubblici nelle loro banche. La Germania ha salvato le sue banche con 247 mld euro. L'Italia non ha messo denaro pubblico, per scelta precedenti governi. Oggi le regole sono cambiate e non possiamo fare più come in passato". "Ma il nostro sistema - ha concluso - è comunque più solido di quello tedesco".

I senatori del Pd infine stanno mettendo a punto un disegno di legge per istituire una Commissione d'inchiesta sulle banche che dovrebbe venire depositato a breve a Palazzo Madama.

In attesa di conoscere il testo, sono numerosi i Dem che segnalano di aver sottoscritto l'iniziativa portata avanti dal presidente della commissione Cultura Andrea Marcucci, a cominciare dalla senatrice Donella Mattesini.

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