La Procura anconetana ha chiesto la dichiarazione dello stato di insolvenza della vecchia Banca Marche, insieme al commissario liquidatore Bruno Inzitari. Il giudice fallimentare dovrebbe rendere nota la sua decisione a giorni.
Secondo la Procura, i due anni di amministrazione straordinaria di Banca Marche, conseguente al dissesto del 2013, l'incapacità di arrivare ad "una soluzione autonoma della crisi" dell'istituto di credito marchigiano, nonostante l'attività di "regolarizzazione operativa e gestionale" dei commissari, sono ulteriori testimonianze« della "gravità e irreversibilità dell'insolvenza" dell'istituto di credito.
I magistrati citano anche "l'ultimo tentativo risalente al 2014, conclusosi negativamente per la difficoltà di Fonspa spa di reperire investitori e il successivo tentativo del Fitd (Fondo Interbancario Tutela Depositi, che prevedeva un aumento di capitale fino a 1,2 miliardi di euro", bocciato dalla Commissione Europea.
Tutti tentativi che - a giudizio della procura - "sono di per sè inequivoca e ulteriore prova del dissesto, perchè palesano la necessità di interventi esterni di natura straordinaria quale unica possibilità per garantire la prosecuzione dell'attività bancaria"