Lanari, Vallesi e Cuicchi
"Pronti a chiarire alla Procura"

Pietro Lanari prima di abbattere il Santa Cristiana
Pietro Lanari prima di abbattere il Santa Cristiana
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Giovedì 10 Aprile 2014, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:37
ANCONA - Funzionari e imprenditori al centro della bufera giudiziaria dell'inchiesta sul buco milionario a Banca Marche replicano alle accuse.

L'avvocato di Pietro Lanari: "Condotta corretta"

«Il dottor Pietro Lanari, ribadendo la sua totale estraneità alla vicenda al centro delle indagini su Banca Marche, conferma che quanto prima il suo legale, avvocato Filippo Cocco di Rimini, unico autorizzato dal sottoscritto a rilasciare dichiarazioni in

proposito, prenderà contatti con la Procura di Ancona al fine di chiarire quanto prima ogni possibile aspetto e dimostrare la correttezza della sua condotta». È quanto afferma una nota diffusa dallo stesso costruttore anconetano Pietro Lanari, che ieri ha ricevuto un decreto di perquisizione insieme ad altri 26 indagati per la vicenda Banca Marche.



Il legale di Stefano Vallesi: "Estraneo alle contestazioni"

"Il mio assistito è tranquillo e certo di poter dimostrare nel prosieguo delle indagini la propria estraneità ai fatti contestati". Così, in una nota, l'avv. Ubaldo Perfetti, difensore dell'ex vice direttore generale di Banca Marche Stefano Vallesi, indagato dalla procura di Ancona per associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita aggravata ai danni di Bm e altri reati. «Stefano Vallesi - afferma il suo legale - è assolutamente convinto di poter spiegare all'autorità inquirente che il proprio operato è stato sempre contraddistinto dal rispetto delle regole dell'Organo di vigilanza, delle normative aziendali, degli indirizzi strategici decisi dai vari consigli di amministrazione e comunque sempre finalizzato alla sana e prudente gestione ed all'ottimizzazione della struttura aziendale". "Ribadisce con fermezza che l'attività svolta in Banca Marche per oltre 35 anni è stata sempre caratterizzata da trasparenza, correttezza e responsabilità nei confronti dell'azienda, dei soci, dei colleghi e della clientela". A quanto si è appreso, la Gdf avrebbe sequestrato all'ex vice Dg un computer, per poi controllare in loco altri pc, mail e file. Le Fiamme gialle hanno acquisito anche documenti relativi a compravendite immobiliari, che a parere del difensore non avrebbero attinenza con l'inchiesta sulla banca.





Daniele Cuicchi: "Avevamo già fornito le carte richieste dalla Finanza"

Si dichiarano «fiduciosi» di poter chiarire la posizione del loro assistito, l'ex capo dei servizi commerciali di Medioleasing Daniele Cuicchi (licenziato nei mesi scorsi), indagato per associazione per delinquere nell'inchiesta su Banca Marche e la sua controllata, gli avv. Giancarlo Nascimbeni e Maurizio Cinelli. La perquisizione condotta ieri a carico di Cuicchi dalla Guardia di finanza, afferma Nascimbeni, «non ha dato riscontri che confermino i capi di accusa». Cuicchi, aggiunge il professor Cinelli, «aveva già fornito spontaneamente le carte alla Gdf al momento dell'impugnativa del licenziamento da Medioleasing».



Su questo versante, il processo davanti alla magistratura del lavoro è ancora in corso, e Cinelli confida che possa concludersi a favore dell'ex dirigente.

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