ANCONA - Diritto e rovescio. E ora di nuovo diritto, pesante: il governatore Francesco Acquaroli gela Rodolfo Giampieri in una nuova puntata del caso-porto. Non bastasse lo stallo tecnico che ha portato alla nomina del commissario per l’Autorità di Sistema Portuale (niente meno che il comandante generale della guardia costiera ammiraglio Giovanni Pettorino, oggi al primo giorno ad Ancona), la polemica istituzionale tra Palazzo Raffaello e Molo Santa Maria sale di tono.
Il secondo giro
Dopo il j’accuse di Acquaroli di venerdì, il Corriere Adriatico ieri ha pubblicato in anteprima la lettera di Giampieri con cui l’ex presidente risponde punto su punto alle contestazioni del governatore.
I dettagli di Baldelli
E in coda ad Acquaroli c’è l’assessore regionale Baldelli che sventola il verbale del 9 luglio scorso della Conferenza delle Regioni, coordinamento infrastrutture in cui si ratifica che «la Regione Marche, avendo avuto molto poco in rapporto alla dotazione complessiva, anche per circostanze imputabili alla carenza di progetti presentati dall’AdSP per motivi di “governance” chiedono di poter avere un impegno ad una compensazione a valere sulle ulteriori risorse nazionali».
Nero su bianco
Come a dire: che non ci fossero progetti pronti è nero su bianco. Insomma, cara Autorità Portuale eravate voi a dovervi muovere. Ma il fuoco alle polveri, Acquaroli lo allarga al tema del dialogo inesistente toccato da Giampieri: «Silenzio per sette mesi? Ci siamo visti il 19 febbraio io e Giampieri e di questa vicenda non è venuto fuori niente, poi dopo tre giorni c’è stato un tavolo con i sindaci per porto-aeroporto-interporto per parlare di un protocollo d’intesa: anch’io sono passato in quel tavolo, ma non è emersa questa vicenda». E qui gli viene in soccorso ancora Baldelli che allarga le braccia: «Dall’agenda del presidente e da quella dell’assessorato oltre al 19 febbraio e al 22 febbraio, abbiamo ricostruito che c’è anche un incontro il 23 aprile sul tema della richiesta fatta di Msc per la banchina croceristi e poi ce n’è stato un altro sul tema dell’accesso al porto». Ancora Acquaroli: «Perché Giampieri ha aspettato ora a parlare quando le scelte sono state fatte? Se era così importante poteva farsi sentire per tempo. Noi siamo disponibili, capisco le difficoltà di Giampieri di giustificare i 20 milioni a fronte dei 150-160 delle altre autorità portuali però ritengo che dobbiamo basarci su quello che è avvenuto. Questi sono fatti, altro che replica».
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