Gli assessori regionali Pd
verso le dimissioni

In secondo piano Francesco Comi
In secondo piano Francesco Comi
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Lunedì 20 Aprile 2015, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:31
ANCONA - Campagna elettorale rovente, assessori regionali del Pd verso le dimissioni.

Gli assessori regionali hanno annunciato al segretario regionale Francesco Comi e al capogruppo consiliare Mirco Ricci l'intenzione di dare le dimissioni dalla Giunta. Lo rende noto il Pd delle Marche, che ha convocato per domani una conferenza stampa ad Ancona per illustrare le scelte del partito "all'indomani della presentazione ufficiale della candidatura (per la terza volta) del presidente Gian Mario Spacca alla guida di una coalizione con Fi e Ncd, tradendo il mandato e la fiducia dei suoi elettori".



Gli assessori dovrebbero essere presenti domani all'incontro con la stampa. La delegazione Dem in Giunta è composta dal vice presidente Antonio Canzian, Sara Giannini (Attività Produttive), Almerino Mezzolani (Salute), Marco Luchetti (Lavoro), e dal tecnico esterno di area Pietro Marcolini (Bilancio). Se il loro addio venisse formalizzato sarebbe una sorta di sfiducia simbolica, che però non dovrebbe portare alla decadenza del governatore. In Giunta rimarrebbero solo lo stesso Spacca e tre assessori: Maura Malaspina, di Ap (Agricoltura), Paola Giorgi (Marche 2020) e Luigi Viventi (Trasporti), anche lui esterno, ma di quella parte dell'Udc che vuole continuare a sostenere il Pd. Data la fase pre-elettorale e di ordinaria amministrazione, il presidente non potrebbe nominare nuovi assessori, forse al massimo redistribuire le deleghe. Per altro chi oggi ha assistito ai lavori di Giunta parla di un clima "tranquillo, i rapporti personali sono sempre stati normali". E la seduta si è chiusa con l'accordo di tornare a riunirsi lunedì prossimo per definire e approvare il patto di stabilità verticale: l'assegnazione di risorse per una trentina di milioni a Comuni e province. La questione sarà affrontata domani dall'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ma al momento sembra tramontata l'ipotesi della mozione di sfiducia a Spacca, che può essere chiesta da un quinto dei consiglieri, ma che deve poi essere votata in aula da 22 consiglieri. L'Assemblea legislativa delle Marche può essere riconvocata solo per atti "indifferibili e urgenti", come i bandi del Psr, che potrebbero essere esaminati in una seduta strordinaria il 15 maggio. Ma non è sicuro che la sfiducia al governatore a fine legislatura possa essere considerata "indifferibile e urgente".
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