L’ipotesi dell'assessore alla Salute Filippo Saltamartini a Roma? Difficile, le caselle non tornano

L ipotesi Saltamartini a Roma? Difficile, le caselle non tornano
L’ipotesi Saltamartini a Roma? Difficile, le caselle non tornano
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Domenica 2 Ottobre 2022, 03:10

ANCONA- Le strade per Roma sono infinite. Anche ad urne chiuse, il richiamo della Capitale è forte ed arriva nitido alle latitudini marchigiane dove, oltre agli eletti, ci sono altri nomi che stanno circolando per un posto nella futura squadra di governo. Negli ultimi giorni è girata insistentemente l’ipotesi di un ruolo per l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini in un ministero (magari quello degli Interni, vista la sua lunga carriera in polizia).

Uno scenario che avrebbe comportato un ulteriore rimpasto nella giunta Acquaroli, già orfana di tre elementi non di poco peso: Guido Castelli, neo senatore in quota Fratelli d’Italia, e Giorgia Latini e Mirco Carloni eletti deputati con la Lega.

Per sostituire il titolare della delega più delicata, si era pensato al deputato uscente - battente bandiera Carroccio come Saltamartini - Mauro Lucentini, che ha mancato la riconferma in Parlamento, scavalcato dal pentastellato Roberto Cataldi al Senato. 

Sarebbero invece stati confermati gli altri assessori in pectore: Carlo Ciccioli al posto di Castelli al Bilancio, Andrea Antonini pronto a raccogliere il testimone di Carloni allo Sviluppo economico e Daniela Tisi quota rosa in sostituzione di Latini, con le stesse deleghe (Cultura e Istruzione). Ma la parabola di Saltamartini promosso a Roma è durata circa 48 ore, per poi ridimensionarsi non poco e passare da possibile ad improbabile. Per lasciare il ruolo di spicco che ricopre in giunta, il titolare della delega alla Sanità avrebbe infatti chiesto almeno un sottosegretariato. 

Ma la Lega non avrà molto margine di manovra nel futuro governo a trazione Meloni e per quel tipo di casella c’è una fila lunga da qui all’eternità. Per questa ragione, lo scenario sembra poco percorribile, benché la politica abbia abituato a colpi di scena dell’ultimo minuto. È tuttavia più probabile che ad essere collocato in qualche ufficio romano sia proprio Lucentini, magari con un ruolo tecnico e non politico. Il punto è che le bocce sono ancora in movimento e, in queste fasi concitate, tutto viene rimesso in discussione. Allo stato attuale delle cose, i punti fermi sono due: Ciccioli ed Antonini in giunta. Per Tisi, invece, il ruolo di assessora è garantito al 90%. È infatti in piedi un ragionamento sull’eventualità di sostituirla con la consigliera regionale di Fabriano Chiara Biondi, così da permetterle di continuare a ricoprire l’incarico di dirigente al settore Beni ed attività culturali. Il governatore Francesco Acquaroli avrebbe voluto chiudere la partita della nuova giunta già domani e iniziare subito con l’esecutivo rivisto e corretto, ma il tetris con Roma potrebbe far slittare la tabella di marcia di qualche giorno. Non di molto: l’obiettivo è avere il quadro definitivo entro la fine della settimana che sta per iniziare. Ce la faranno i nostri eroi?

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