L'assessore Saltamartini: «Scritte no Vax? Non toccano la sensibilità delle persone». La Cgil: «Parole gravi e provocatorie»

Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche
Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 03:00

ANCONA - «La Corte suprema americana, di fronte a chi protestava contro la guerra in Vietnam bruciando la bandiera, disse che è un atto che rientra nei principi di libertà di un Paese democratico. Non credo che la scritta No Vax possa toccare più di tanto la sensibilità delle persone: ritengo che, pur essendo una condotta vietata, dobbiamo valutare che rientra nel pensiero di milioni di italiani che non hanno ritenuto di vaccinarsi». Così l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, ieri a margine dei lavori del Consiglio, ha commentato le scritte apparse lunedì in giro per Ancona, dalla sede Cgil all’hub vaccinale al Paolinelli e all’Univpm.

 
L’annuncio
«Anche a me hanno inviato messaggi di minacce – ha proseguito Saltamartini – Ho alcune registrazioni di medici e infermieri che mi minacciavano. Io però non ho presentato querele, ritengo ci debba essere sempre tolleranza, bisogna sempre ragionare, convincere le persone che la scienza è avanzata». Immediata la replica della segretaria regionale Cgil Daniela Barbaresi: «Le parole di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni democratiche sono gravissime e provocatorie.

Invece di esprimere solidarietà, infatti, sembrano condannare chi ha denunciato i gravi fatti. Saltamartini dimostra una spregiudicatezza ed un’ambiguità allarmanti e pericolose. I marchigiani non meritano di essere rappresentati così indegnamente».


L’assessore è poi andato oltre, affermando che il blitz No Vax nel capoluogo non sia «una condotta conforme alle leggi: scrivere in quel modo costituisce un reato, non sono qui per discutere della condotta illecita. Dico solo che si può ragionare, in un Paese libero, sul fatto che ci sono persone dissenzienti: il dissenso non si deve esprimere sui muri e con le minacce. Se ci sono partiti che sono andati in Parlamento dicendo che i vaccini erano deleteri, non capisco di che cosa ci dobbiamo meravigliare. C’è una parte dell’elettorato che ritiene i vaccini dannosi per la salute. Io sono per ritenere che la scienza abbia fatto dei passi in avanti, che i vaccini sono sicuri e invito tutti a vaccinarsi perché significa proteggere se stessi e le persone fragili. Insisto però che la tolleranza delle opinioni è un fattore che a me appartiene perché fa parte del pensiero liberale moderno, caratterizza l’Occidente rispetto ai Paesi autoritari».

L’assessore in quota Lega, partito che sul tema delle vaccinazioni ha avuto un atteggiamento ondivago nel tempo, ha infine sottolineato come «se adesso non possiamo più nemmeno parlare, penso ci sia qualcosa che non funziona. Ciò non significa scrivere sui muri, minacciare assessori, presidi e minacciare coloro che credono nei vaccini».

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