Rachele Silvestri, l’ex commessa deputata del M5S alla conquista del Parlamento con FdI

Rachele Silvestri, l’ex commessa deputata del M5S alla conquista del Parlamento con FdI
Rachele Silvestri, l’ex commessa deputata del M5S alla conquista del Parlamento con FdI
di Mario Paci
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Lunedì 22 Agosto 2022, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 16:03

ASCOLI - Da addetta alle vendite al supermercato Penny di Ascoli Piceno al Parlamento e rimanerci. Magari passando per l’Abruzzo. È l’ambizioso obiettivo che si pone Rachele Silvestri, 36 anni a fine agosto, componente uscente della commissione Ambiente della Camera dei deputati per Fratelli d’Italia. Rachele è il classico esempio di self made woman.

 
 

Dopo il diploma all’istituto tecnico commerciale all’inizio non è attratta dalla politica. Poi Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio fondano il Movimento 5 Stelle e lei ne rimane folgorata. E’ una delle più attive nel Piceno dei meetup del Movimento, organizza sit-in e manifestazioni e nel 2018 decide di partecipare alle Parlamentarie che vince anche per i suoi ottimi agganci e le amicizie giuste fra i pentastellati. Viene candidata nel listino proporzionale evitando le forche caudine dei collegi uninominali e varca l’ingresso di Montecitorio da deputata. Un sogno. 
Le accuse
Chi la scredita per il suo non esaltante pedigree non sa che Rachele Silvestri, studia moltissimo, firma numerose proposte di legge, è una delle più presenti in aula, stringe opportuni legami politici trasversali.

E soprattutto ha una qualità. Fiuta il cambiamento del vento politico in anticipo come i più esperti marinai. E così il 9 gennaio del 2020 lascia a sorpresa il Movimento 5 Stelle. Un anno di transizione nel gruppo misto e poi dopo avere appoggiato Acquaroli alle elezioni regionali nell’estate del 2020 con una lista civica, il 18 marzo 2021 aderisce a Fratelli d’Italia insieme ad altri due parlamentari ex Movimento 5 Stelle, Massimiliano De Toma e Tiziana Drago.

L’accusano di trasformismo politico ma lei ribatte: «Il mio è stato un percorso trasparente. Con il Movimento 5 Stelle avevo condiviso un’idea di innovazione e con la Lega avevamo ottenuto buoni risultati. Poi con l’ingresso dei democrat al governo lo scenario è variato». È lei a professarsi coerente. «Sì ed è per questo che sono passata al gruppo misto, all’interno del quale ho iniziato a collaborare con Fratelli d’Italia. È stata un’evoluzione del mio percorso politico». E poi, d’altronde, non è solo Rachele Silvestri ad avere cambiato casacca in questa martoriata legislatura. «Molti parlamentari ex Cinquestelle hanno provato la mia stessa delusione. Qualcuno non ha condiviso la mia scelta. Comunque, dall’inizio della legislatura, sono usciti dal Movimento 99 parlamentari».
La promessa
Ora Rachele Silvestri ci riprova, forte della promessa di Giorgia Meloni «che tutti i parlamentari uscenti saranno ricandidati». Possibilmente in collegi blindati. Il suo desiderio era la candidatura nelle Marche ma nella riunione del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia di qualche giorno fa appena è stato pronunciato il suo nome a qualcuno è venuta l’orticaria. In Fdi, è stato ribadito a chiare lettere, c’è spazio solo a candidati di indiscussa fede politica di destra. Ma poiché dove regna l’onore la promessa data è sacra, per lei ora c’è la speranza di un posto nel confinante Abruzzo o magari in qualche altra circoscrizione. Dal V-Day di cinque anni fa, oggi per Rachele sarà il D-Day che potrebbe segnare la sua svolta politica mantenendo fede al mantra buddista: «L’unica certezza nella vita è il cambiamento».

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