L'abbigliamento "Made in Italy" in realtà arriva dalla rotta balcanica: maxi sequestro e importatori denunciati

L'abbigliamento "Made in Italy" in realtà arriva dalla rotta balcanica: maxi sequestro e importatori denunciati
L'abbigliamento "Made in Italy" in realtà arriva dalla rotta balcanica: maxi sequestro e importatori denunciati
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Venerdì 7 Maggio 2021, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 15:53

ASCOLI - "Made in Italy" o addirittura "prodotto in Italia", ma non è vero nulla, maxi sequestro della Finanza su miglia di prodotti di abbigliamento giunti in Italia lungo la "rotta balcanica". Denunciari i responsabili delle ditte importatrici, anche nelle Marche ed in particolare a Fermo e Ascoli.

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La Guardia di Finanza di Treviso, ha sequestrato 23.300 capi d'abbigliamento (t-shirt, pantaloncini, scarpe, ciabatte, calzini), del valore di circa 300.000 euro, tutti con false diciture quali «Made in Italy» e «Prodotto in Italia».

I prodotti sono stati rinvenuti a bordo di autoarticolati e camion fermati dai finanzieri all'uscita dei caselli autostradali di Meolo/Roncade e Venezia Est, che insieme registrano ogni anno il passaggio di oltre 5 milioni di veicoli, in buona parte provenienti dalla cosiddetta «rotta balcanica». Insieme al sequestro della merce, sono state denunciate 15 persone, tra cui gli amministratori delle aziende che hanno importato i prodotti con sede nelle province di Modena, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.

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