Artigianato, premiato Ceccarelli
Ecco i nuovi Maestri delle Marche

Lino Ceccarelli con il presidente Ceriscioli e con gli assessori Bora e Bravi
Lino Ceccarelli con il presidente Ceriscioli e con gli assessori Bora e Bravi
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Lunedì 26 Ottobre 2015, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 13:05

ANCONA - “L’artigianato è una ricchezza del nostro territorio, spesso sottovalutata, ma che va sostenuta".

"Quello artistico, poi, appartiene alla storia e alla tradizione delle Marche, da salvaguardare con il massimo impegno. La Regione è pronta a sostenere questa sfida”.

Lo ha affermato l’assessore all’Artigianato, Manuela Bora, nel corso dell’incontro che ha preceduto la riunione della Consulta dell’artigianato artistico e durante il quale sono state conferite le nuove qualifiche di maestro artigiano. Una premiazione particolare ha riguardato il decano Lino Ceccarelli, novantaduenne orologiaio di Monte San Vito che, quest’anno, si è iscritto all’Albo delle imprese artigiane. “Ho cominciato l’attività a 12 anni, posso dire di avere 80 anni di esperienza - ha commentato, ricevendo la qualifica di “maestro” – Volevo studiare, ma non c’erano i mezzi, ero orfano sin da bambino. Sono stato preso da un fabbro, per compassione: i problemi di lavoro ci sono sempre stati, non sono una prerogativa dei giorni d’oggi”.

Durante la seconda guerra mondiale ha lavorato all’aeroporto militare di Jesi sulla strumentazione di bordo, continuando sempre a fare l’orologiaio. “Il mio motto è migliorare, quando ho capito di essere all’altezza, ho pensato di trasmettere agli altri le mie capacità”, ha affermato, rivelando qual è il suo nuovo obiettivo. “Avviare una scuola di orologeria nelle Marche, perché ne siamo privi.

Bisogna svegliarsi da questo torpore, non è sufficiente sperare, occorre agire, costruire il proprio futuro”.

Altro segno distintivo del maestro Lino è la generosità: dona i proventi delle sue riparazioni alle missioni. Prima della cerimonia, è stato salutato dal presidente della Regione, Luca Ceriscioli. L’assessore Manuela Bora ha parlato “delle sfide che attendono l’artigianato, come quella della digitalizzazione, della creazione di reti commerciali e dell’internazionalizzazione delle tante piccole e medie imprese che operano sul territorio. Senza tralasciare il problema del ricambio generazionale, anche perché le Marche sono la regione più longeva d’Europa. Il ruolo delle Botteghe Scuola è importante per garantire queste produzioni uniche, che si distinguono nell’attenzione maniacale al dettaglio. Prevediamo di attivarle già nel 2016”.

All’incontro ha partecipato l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, che ha ringraziato i maestri: “Non è possibile costruire nulla di nuovo senza guardarci indietro. Attraverso la formazione permettiamo ai giovani di non disperdersi, perché l’uomo si realizza nell’affetto e nel lavoro, costruisce la sua dignità con la professionalità”. Parlare di artigianato artistico, ha evidenziato il presidente della Consulta, Enrico Ruffini, "è tornare indietro alle tradizioni che hanno fatto grande le Marche”.

Sono attualmente 67 i maestri artigiani riconosciuti dalla Regione, ai quali si aggiungono i sette che hanno ricevuto l’attestato oggi: Ceccarelli Lino (orologiaio, Monte San Vito), Giacomini Loredana (sartoria su misura, Ancona), Sebastianelli Giuliano (restauratore di mobili, Castelleone di Suasa), Nicolini Sergio (orafo, Senigallia), Iaconi Raffella (sartoria su misura, San Benedetto del Tronto); Forti Paolo (cappellaio, Montappone), Chicco Alessandra (ceramista d’arte, Pesaro).

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