ANCONA - La commozione aveva preso il sopravvento per alcuni istanti domenica durante il talk del Micam quando Annarita Pilotti, amministratore delegato del noto calzaturificio Loriblu di Porto Sant’Elpidio, aveva parlato del dramma umanitario dei suoi clienti-amici ucraini. Tanto da annunciare l’accoglienza dei parenti di uno dei buyer ucraini con il quale l’azienda lavora da molti anni. L’altra sera dopo un viaggio in autobus dalla nazione martoriata dal conflitto sono giunti a destinazione la moglie e i due bambini, mentre ieri era previsto l’arrivo della sorella e dei genitori.
L’imprenditrice ha messo a disposizione una casa a Penna San Giovanni, in provincia di Macerata, dove la famiglia potrà trovare un po’ di pace dopo le ultime due settimane in cui questa famiglia è passata da una vita normale alla sopravvivenza del conflitto. L’abbraccio tra la Pilotti e la famiglia ucraina avverrà nelle prossime ore, giusto il tempo per l’imprenditrice di concludere il proprio impegno a Rho Milano dove è in corso il Micam. La fiera dove i riflessi della guerra in Ucraina si stanno facendo sentire in maniera pesante per l’economia marchigiana. Il mercato russo e quello ucraino per i band marchigiani hanno rappresentato sinora un export da 100 milioni di euro. Una fetta di produzione che gli imprenditori dovranno ora cercare di sostituire rafforzando magari la propria presenza in Germania, Francia e Stati Uniti.
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