ANCONA - Per quanto riguarda gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi, le Marche risultano tra le regioni in cui l’incidenza di questi reati risulta più bassa. Eppure, secondo i dati dei Centri antiviolenza, nella nostra regione 1 donna su 3 ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, 4 donne su 10 sono state minacciate, 1 su 2 è stata schiaffeggiata, 6 su 10 sono state spinte, strattonate o afferrate con violenza.
I dati
Numeri da vera e propria emergenza sociale.
Ogni fascia d'età
Ma in generale il fenomeno risulta trasversale e colpisce ogni fascia d’età e ogni strato sociale. Il fatto che al Cav di Ancona, come del resto in tutta la regione, il numero di italiane (120) sia triplo rispetto a quello delle straniere (39), oltre che a un fattore demografico, può essere riconducibile al fatto che le italiane hanno maggiore libertà e possibilità di informarsi. «Negli ultimi anni il numero di donne che denunciano è molto aumentato, in quanto sono più consapevoli della situazione che vivono e sanno a chi rivolgersi» spiega Loredana Buscemi, medico legale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e direttore scientifico dell’XI congresso regionale “La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani: riconoscere, proteggere, intervenire” tenutosi ieri all’Auditorium Montessori della facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche. Un congresso durante il quale si è parlato, tra le altre cose, dell’applicazione dell’intelligenza artificiale nella lotta contro la violenza e delle nuove prospettive alla luce della riforma Cartabia, ma anche dalle pratiche messe in atto dall’Aou delle Marche per contrastare il fenomeno.
In particolare dei percorsi assistenziali per le vittime di violenza, che al momento interessano donne e minori, ma che a breve riguarderanno anche gli anziani. I dati relativi a questa attività dicono che le donne vittime di violenza arrivate al Pronto soccorso di Ancona nel 2022 sono state 80, di cui 41 italiane e 39 straniere, 6 per stupro, e quasi la metà di loro apparteneva alla fascia d’età 18 – 34.
L’assistenza
Quelle seguite dall’Unità di crisi sono diminuite nel 2022 rispetto al 2021, 6 contro 10, ma enormemente aumentate se si guardano gli ultimi 5 anni rispetto ai 5 anni precedenti (41 contro 8). Per quanto invece riguarda i minori, l’andamento dei casi è altalenante. Nel 2022 sono stati 7, di cui 5 per abuso, 1 per bullismo e 1 per maltrattamento, riguardanti quasi tutti bambine.
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