Sì viaggiare alla scoperta dei borghi delle Marche, oggi andiamo ad Acqualagna, Sassoferrato, San Ginesio e Montalto delle Marche

L'Abbazia di San Vincenzo al Furlo
L'Abbazia di San Vincenzo al Furlo
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Sabato 24 Luglio 2021, 04:50

ANCONA - MArCHESTORIE/ Racconti & tradizioni dai borghi in festa, è il nuovo festival della Regione Marche dedicato alla promozione e valorizzazione del vastissimo patrimonio di tradizioni e saperi dei borghi delle Marche. Sono 56 i Comuni che dal giovedì alla domenica, dal 2 al 19 settembre, si animeranno con una offerta continua che vedrà spettacoli a ripetizione, ma anche l’apertura di chiese e palazzi, negozi e ristoranti, biblioteche e collezioni. Intere comunità, dal mare alle montagne, si dischiuderanno come uno scrigno di tesori, per permettere a tutti di attingere a piene mani a valori, saperi, bellezze arricchite da un contenuto speciale: quello della storia che sarà messa in scena. Una strategia rivolta alle aree interne e ai piccoli borghi, l’identità più autentica della Regione con lo scopo di rilanciare quei luoghi che possiedono una ricchissima tradizione culturale. Sarà anche un festival legato a un altro importante obiettivo, quello di dare impulso al comparto dello spettacolo dal vivo. Gli artisti infatti avranno la possibilità di ritornare sulla scena, creando quindi anche un’economia della cultura. Info: www.marchestorie.it.

ACQUALAGNA

Nella terra di Mattei, capitano coraggioso dell’industria italiana

Acqualagna sorge lungo l’antica via Flaminia, a sud-ovest della gola del Furlo. Nei pressi dell’attuale centro sorgeva una città romana, Pitinum Mergens, distrutta da Alarico. Gli abitanti superstiti fondarono più tardi il castello di Montefalcone da cui, nel tardo medioevo, si venne a formare il borgo.  Desta interesse la chiesa di San Vincenzo al Furlo, ciò che rimane di un’antica Abbazia dell’VIII secolo in cui abitarono San Romualdo (1011) e San Pier Damiani (1042).

A livello nazionale, Acqualagna è come la Capitale del Tartufo, vista la sua importanza riconosciuta durante tutto l’anno per i vari eventi dedicati. “Nero * Petrolio” è il nome del progetto presentato per MArCHESTORIE, volto alla valorizzazione di uno dei grandi Capitani coraggiosi dell’industria italiana, a cui il paese ha dato i natali: Enrico Mattei. Visionario, dinamico, figura esemplare per le giovani generazioni Mattei rende orgogliosa Acqualagna e tutta la Regione Marche, per la sua grandezza e intelligenza. L’evento centrale del progetto, che si svolgerà dal 17 al 19 settembre, è il racconto in musica “Nero * Petrolio”, letture di scritti originali di Mattei che fanno emergere la natura dell’uomo e la sua umiltà, ricercatezza, determinazione, eleganza, quale stimolo per le nuove generazioni. L’evento è realizzato in collaborazione con Oti, Officine del Teatro Italiano, e presenta molte attività collaterali anche collegate al tartufo.

SASSOFERRATO

L’antica Sentinum dove i romani sconfissero i Galli

Sassoferrato sorge sul versante orientale dell’Appennino e ha il centro abitato su due livelli: il rione Borgo ed il rione Castello, dominato dai resti della Rocca, massiccia costruzione militare risalente al XIV sec, costruita per ordine del Cardinale Albornoz nel 1365. Nel territorio di Sassoferrato si trova l’antica città romana di Sentinum, teatro della Battaglia delle Nazioni (295 a.C.), che vide la vittoria dei romani su Galli e Sanniti. Da visitare il Museo archeologico nel Palazzo dei Priori; la Civica Raccolta d’Arte presso Palazzo Oliva con dipinti databili dal Quattrocento alla fine del Settecento. Spiccano due tele di Giovan Battista Salvi (Sassoferrato 1609 - Roma 1685), il pittore conosciuto come “Il Sassoferrato” protagonista del classicismo europeo, a cui è dedicato il Premio Salvi. Per MArCHESTORIE Sassoferrato insieme a Serra Sant’Abbondio daranno vita dal 17 al 19 settembre al festival del “Lottava rima” dove attraverso il teatro, la musica e la poesia si vorrà ricordare i poeti in ottava rima frequentatori dell’Osteria di Moregi a Rotondo, ai tempi della miniere di zolfo a Cabernardi. L’improvvisazione in ottava rima, tipica di un mondo popolare nel quale la poesia era “naturalmente” insita nella cultura locale, e l’epica lotta condotta per 40 giorni dai minatori di Cabernardi per la difesa del loro lavoro.

SAN GINESIO

Tra i paesi più belli, deve il suo nome al santo degli attori

San Ginesio è un borgo medievale a 690 mt sul livello del mare che da quasi vent’anni gli vengono riconosciuti prestigiosi marchi di qualità turistico-ambientale come la Bandiera Arancione (dal 2002) certificata dal Touring Club ed è annoverato tra “I Borghi più Belli d’Italia”. Al Comune è stata anche assegnata la “Bandiera Gialla” dell’Associazione Campeggiatori Turistici ed è un “Comune Amico del Turismo Itinerante”. La piazza centrale è intitolata ad Alberico Gentili (1552-1608), il figlio più illustre di San Ginesio e numerosi sono gli edifici storici che costellano il Borgo. Tra i più interessanti citiamo l’Ospedale di San Paolo anche detto “dei Pellegrini” (fine XIII secolo), che insieme alla Porta Picena e alle Mura Castellane del XIV sec, creano una delle più belle cartoline di San Ginesio. Tra i principali eventi che animeranno l’estate ricordiamo il Ginesio Fest e il Premio San Ginesio “All’arte dell’attore”, in onore del santo eponimo, il Protettore degli Attori. Lucio Ginesio, musico, mimo e attore che, recitando al cospetto dell’imperatore Diocleziano, si rifiutò di dileggiare il sacramento del battesimo, rito sacro per i cristiani. Il rifiuto fu punito con il martirio, che la Chiesa santificò. Dal 10 al 12 settembre nell’ambito di MArCHESTORIE sarà messa in mostra la storia del santo così come narrata nella storia del drammaturgo del “Siglo de Oro” Lope de Vega “La finzione veritiera. Storia di San Ginesio commediante e martire”.

MONTALTO DELLE MARCHE

Francesco d’Assisi diffuse la Regola da questo territorio

Montalto delle Marche si trova nella fascia collinare che va dalla costa adriatica alla catena dei Sibillini, a una distanza percorribile in venti minuti, sia dal mare che dalla montagna. Numerosi reperti di varie epoche attestano la presenza dell’uomo nel territorio da tempi remoti. Secondo la tradizione popolare, nel 1215 San Francesco d’Assisi, scelse questo territorio per diffondervi la sua Regola, fondando nella pace di un bosco secolare il Convento delle Fratte, ricco di affreschi di scuola giottesca. In questo convento compirà i suoi studi Felice Peretti che, eletto Papa nel 1585 con il nome di Sisto V, darà a Montalto il titolo di Città. Il 2, 3 e 4 settembre Montalto delle Marche sarà uno dei comuni marchigiani protagonisti di MArCHESTORIE. L’evento sarà l’occasione per far conoscere un aspetto centrale della storia cinquecentesca montaltese, nell’ambito delle Celebrazioni del V Centenario per la nascita di Sisto V, pontefice noto anche per la decisa lotta al banditismo che condusse. Nelle tre giornate di rievocazione, il centro storico del paese tornerà a vivere le atmosfere del 1586 con spettacoli di falconeria, accampamenti militari e molto altro. Non mancherà anche un’offerta enogastronomica a tema, e il corteo in costume terminerà con la rievocazione dell’esecuzione dei banditi condannati a morte.

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