ANCONA - Il primo in ordine cronologico è il passaggio di testimone dall’attuale garante dei diritti alla persona Andrea Nobili al successore, espressione del nuovo governo di centrodestra. Ma in Regione è già iniziata una grande partita a scacchi per la gestione di enti e partecipate in scadenza con la fine della precedente legislatura. E alcune di queste sono molto importanti per il motore dell’attività istituzionale, tanto da catalizzare l’attenzione di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, con annessi e connessi. Ma vediamo chi c'è in corsa, chi sale e chi scende.
Le nomination
Intanto tiene banco la questione nomina garante: con l’avvocato Nobili ai saluti (era in quota Pd) dopo cinque anni di attività si è chiusa la fase delle candidature. Nella lista da spuntare ce ne sono diverse - compresa quella dello stesso Nobili ma con poche chances di essere riconfermato - e ogni formazione ha avanzato i propri nomi. Come quello dell’avvocato anconetano Manuela Caucci, presidente dell’Osservatorio nazionale del diritto di famiglia, e del legale fanese Francesco Cavalieri, la cui candidatura è stata proposta da Fdi. Una rosa di sei nomi è arrivata dalla Lega, tra questi anche il capogruppo in consiglio comunale di Ancona Antonella Andreoli.
Le scadenze
L’iter è ancora in fase di espletamento, ci dovrà essere il passaggio all’Ufficio di presidenza, quindi alla Commissione e infine al consiglio regionale: dove si arriverà con i giochi praticamente fatti ed il nome del nuovo garante in tasca.
Il confronto
Ma sarà il futuro della Svim (Sviluppo Marche spa) a tenere banco il prossimo anno con il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, che già lancia la sfida: «C’è un tavolo di trattative con i partiti per gli incarichi in scadenza - dice - ma sulla Svim andrà fatto un approfondimento più articolato. Serve una riforma che possa rilanciare la struttura e farla lavorare utilizzando tutti gli strumenti a disposizione».
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