Regione green con gli arredi a ridotto impatto ambientale, mobili destinati alle aziende sanitarie

Regione green con gli arredi a ridotto impatto ambientale, mobili destinati alle aziende sanitarie
di Andrea Taffi
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Lunedì 20 Dicembre 2021, 04:10

ANCONA - Il vento green soffia sulla Regione Marche che inizia anche dagli arredi a fare attenzione su tutte le problematiche che afferiscono al tema dell’impatto ambientale. Va in questa direzione un decreto uscito dal Suam, il servizio della Stazione unica appaltante delle Marche, il 30 novembre scorso, con il quale si ufficializza la partenza di una gara europea con base un milione e mezzo di euro: l’obiettivo è configurare una convenzione per la fornitura di arredi a basso impatto ambientale della durata di 24 mesi suddivisa in tre lotti. A beneficiare della fornitura, si legge nel decreto, prevalentemente «amministrazioni sanitarie e non». 

 
Il maggior potere
La Regione agisce come soggetto aggregatore, dunque in nome e per conto di più enti pubblici che beneficiano in questo modo di un maggiore potere di trattativa in virtù del maggiore peso della base d’asta. Ad ogni modo, la Regione è tenuta alla redazione di un documento ricognitivo dei rischi standard visto che i singoli contratti di fornitura finale vengono conclusi a tutti gli effetti dalle amministrazioni beneficiarie ed dal fornitore attraverso la stipula di un ordinativo di fornitura. Per questo gli stessi enti beneficiarie dovranno integrare la relazione, prima della stipula, trattand i rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto.

La procedura, si spiega nel decreto, è stata suddivisa «in tre lotti merceologici sulla base dei fabbisogni rilevati nel territorio regionale e al fine di consentire la partecipazione di piccole e medie imprese». 


La delibera di gennaio
L’inquadramento della gara fa capo a una delibera della giunta regionale dello scorso febbraio con la quale sono state pianificate le gare aggregate per il 2021. In questo calderone sono finite diverse forniture, molte della quali riguardanti sempre le aziende sanitarie: si va da i farmaci ad apparecchiature elettromedicali come pacemaker e defibrillatori, dai vaccini ai guanti chirurgici, dalle protesi d’anca ai dispositivi medici per la diabetologia territoriale, dagli strumenti per l’ossigenoterapia fino via via a servizi più importanti che cubano importi ben differenti: per esempio la ristorazione, il global service per la manutenzione degli immobili del servizio sanitario regionale, derrate alimentari. 


Il lavoro temporaneo
C’è anche la somministrazione di lavoro temporaneo nel quadro delle procedure in cui la Regione agisce come soggetto aggregatore. Secondo la normativa nazionale sono previste 25 categorie merceologiche che riguardano sia la spesa sanitaria che la spesa degli Enti locali, cosiddetta spesa comune, per l’acquisto delle quali le amministrazioni pubbliche devono ricorrere ai soggetti aggregatori.

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