Navi con migranti ad Ancona, il prefetto Darco Pellos «A bordo anche minori»

Navi con migranti ad Ancona, il prefetto Darco Pellos «A bordo anche minori»
Navi con migranti ad Ancona, il prefetto Darco Pellos «A bordo anche minori»
di Martina Marinangeli
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Domenica 8 Gennaio 2023, 02:30

Darco Pellos, prefetto di Ancona: il porto dorico è stato assegnato alle navi Ocean Viking e Geo Barents che hanno soccorso in mare, al largo delle coste libiche, oltre 100 migranti. Ci sono date certe sull’arrivo delle due imbarcazioni?
«Per quanto riguarda la Ocean Vicking, l’attracco al porto di Ancona è previsto per mercoledì 11. Per la Geo Barents, invece, non sappiamo ancora quando arriverà. I dati sono in fase di comunicazione, ma ci hanno annunciato che a bordo della Ocean Vicking ci sono 38 persone e sulla Geo Barents tra le 68 e le 73. Quest’ultimo dato è ancora in via di comunicazione».

 
Ci sono anche donne e bambini a bordo?
«Sì, e dovrebbero esserci anche minori non accompagnati».
Vi è stato comunicato se ci sono feriti o persone che necessitino di immediate cure una volta approdate ad Ancona?
«Al momento non abbiamo questa informazione ma speriamo di trovare persone in buone condizioni di salute». 
Come funziona la procedura in questi casi?
«Siamo stati contattati dal Ministero dell’Interno, che ci ha comunicato l’assegnazione del porto di Ancona a queste due navi. Ci stiamo attrezzando per accoglierle: abbiamo individuato la banchina 22, che verrà allestita con dei moduli prefabbricati per le operazioni di identificazione».
Una volta che le due navi avranno raggiunto il porto, come ci si muoverà?
«La prima attenzione sarà per l’aspetto sanitario: verificheremo che le condizioni di salute di queste persone siano buone e garantiremo l’assistenza sanitaria che dovesse rendersi necessaria. Poi verranno identificate e avviate, mano a mano, verso i centri di accoglienza, in base ai posti disponibili».
Verranno ospitati tutti in centri di accoglienza marchigiani o è previsto anche il trasferimento in altre regioni?
«Non è ancora stato deciso. Siamo in fase di valutazione e questa è una decisione che spetta al Ministero».
Con il decreto del governo sulla gestione dei flussi migratori, i porti di sbarco vengono messi a rotazione: è la prima volta che viene indicato quello di Ancona. 
«Noi siamo a disposizione del ministero, che ha dato questo tipo di indicazione. Cercheremo di fare come sempre al meglio il nostro servizio per lo Stato».
Per accogliere queste persone e verificare il loro stato di salute, dopo il salvataggio in mare e diversi giorni di navigazione, quali altre strutture, oltre alla Prefettura, sono coinvolte? 
«Abbiamo chiesto la collaborazione - che è stata data al massimo livello - della Protezione civile regionale, e ci sono competenze che sono della Capitaneria di porto, dell’Autorità marittima, della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza. Insomma, tutto quello che si rende necessario in termini di intervento. E aggiungo una cosa».
Prego.
«Queste strutture della Protezione civile ci consentiranno di accogliere adeguatamente le persone. Stiamo anche pensando ai kit di prima accoglienza per metterle nelle migliori condizioni possibili, garantendo loro pasti, assistenza sanitaria e un posto in cui stare».
Il sistema di accoglienza regionale è pronto a ricevere i migranti, dunque.
«Il sistema sta rispondendo. Abbiamo lavorato con l’Autorità di sistema portuale e la Protezione civile regionale per l’organizzazione, abbiamo informato il Comune di Ancona e il servizio sanitario regionale. Si sono tutti già attivati e per questo li ringrazio: al momento, non abbiamo motivo di pensare che possano emergere criticità».
 

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