La giustizia nelle Marche è in arretrato patologico: 54 fascicoli aperti al Tribunale dei minori

La giustizia nelle Marche è in arretrato patologico: 54 fascicoli aperti al Tribunale dei minori
La giustizia nelle Marche è in arretrato patologico: 54 fascicoli aperti al Tribunale dei minori
di Federica Serfilippi
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Domenica 29 Gennaio 2023, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 18:37

ANCONA - Un «pensiero commosso» rivolto ai familiari delle vittime dell’alluvione di Senigallia e l’augurio che gli organi inquirenti della procura di Ancona possano «fare presto, con scrupolo e professionalità, tutto ciò che è necessario per accertare le cause e le eventuali responsabilità di quanto successo». Così il presidente della Corte d’Appello Luigi Catelli nell’intervento che ha aperto la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario, tenutasi ieri mattina al quinto piano del tribunale dorico. Tanti i temi toccati. Se la valutazione del settore civile è complessivamente positiva grazie alla riduzione delle pendenze del 13% (da 5.387 a 4.814 in appello) e grazie alla durata media in discesa dei processi a 493 giorni (erano 591 tra il 2020-2021), rimane invece in negativo «il dato relativo all’arretrato patologico», considerando che le cause ultrabiennali (2.030) ricoprono quasi il 50% del numero delle pendenze totali».


Il report


Non confortante il report sulla giustizia penale: in appello le sopravvenienze «sono in marcato aumento (+19%) rispetto al periodo precedente di riferimento. «A fronte di tanto vi è stata una diminuzione delle definizioni (-11%)» con un aumento del 13% dei pendenti finali.

Per quanto riguarda il Tribunale dei Minorenni, si è assistito a un aumento considerevole (+54%) dei fascicoli aperti per «situazioni di disagio familiare contraddistinti da violenze intra-familiari». Nel settore penale, sempre in riferimento ai minori «sono assai frequenti i procedimenti penali in materia di delitti contro il patrimonio, per lo più furti, ricettazioni e rapine, queste ultime in significativo aumento e, a volte, operate nell’ambito di attività illecite commesse dalle cosiddette baby gang, responsabili anche di danneggiamenti, risse, lesioni, e violenze private. Sempre presenti sono i procedimenti in materia di stupefacenti, per lo più relativi ad attività di spaccio di cannabinoidi, spesso aggravati per la cessione ad altri minori e/o in ambiente scolastico».

Un alert, quello relativo alla delinquenza giovanile, diramato anche dal procuratore generale Roberto Rossi che ha parlato, in riferimento ai reati commessi dagli under 18, di un «quadro inquietante del disagio giovanile». I dati: nel periodo preso in considerazione, dal primo luglio 2021 al 30 giugno 2022, si sono stati registrati un caso di omicidio volontario, 57 rapine, 18 estorsioni e 28 reati contro la libertà sessuale, nonché reati di pedofilia e pedopornografia. Allarmanti anche i dati, in aumento, degli omicidi stradali (+9%) e dei reati del Codice Rosso. Questi ultimi sono aumenti del 52%. In crescita del 17% anche i fascicoli aperti per gli infortuni sul lavoro. 


I detenuti


La situazione degli istituti penitenziari: Barcaglione, Ascoli e Fossombrone hanno una capienza regolamentare, tutti gli altri presentano situazioni di «preoccupante sovraffollamento» ha detto Catelli. A Montacuto è del 17%, a Pesaro del 20%. Al 30 giugno 2022 era complessivamente 808 i detenuti presenti negli istituti regionali. Si sono registrati 3 casi di suicidio, 2 ad Ascoli e 1 a Fossombrone, 211 episodi di autolesionismo e 46 tentativi di suicidio. «Un situazione drammatica - l’ha definita il presidente della Corte - per cui urge al più presto approntare rimedi ed interventi operativi efficaci.


Le normative


Gli interventi non hanno non potuto toccare la recente riforma Cartabia e l’ipotetica riformulazione di alcune norme introdotte dal nuovo Governo. Per il presidente occorre «una maggiore linearità legislativa, ossia la formulazione di norme chiare, precise, comprensibili e conoscibili». Sarebbe anche auspicabile che il legislatore «evitasse di intervenire sul tessuto normativo con modifiche ripetute e frequenti». «Le intercettazioni telefoniche costituiscono un mezzo di prova fondamentale per individuare autori di reati, non solo per reati di terrorismo o di mafia. Ci hanno consentito di risolvere rati estremamente gravi, come rapine estorsioni, traffico di stupefacenti e violenze sessuali» ha detto il pg Rossi. Le parole del neo presidente degli avvocati di Ancona, Gianni Marasca: «Alcune criticità della riforma Cartabia sono obiettive. Le dovremmo affrontare, sono riforme epocali che richiedono una consapevolezza nuova agli attori del mondo della giustizia. Pensare che si possa risolvere subito la problematica sulla durate dei processi è sbagliato».

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