Carrescia: «Soffriamo della paura di crescere. Le Marche sono "pesarizzate"»

Carrescia: «Soffriamo della paura di crescere. Le Marche sono "pesarizzate"»
Carrescia: «Soffriamo della paura di crescere. Le Marche sono "pesarizzate"»
di Massimiliano Petrilli
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 09:20

Persa la corsa per diventare Capitale della Cultura 2022, Ancona cerca di ritrovare la sua leadership perduta. I suggerimenti di cinque tra politici e docenti universitari.

Piergiorgio Carrescia, ultimo deputato di Ancona, perchè il capoluogo annaspa dal punto di vista politico?
«Il capoluogo sembra soffrire della paura di crescere. Un specie di sindrome che fa in modo di non spingersi oltre più di tanto. Con un frazionamento del potere che alla fine non fa emergere nessuno. E poi...»

Cosa pesa?
«Il meccanismo elettorale annacqua la potenzialità della città. Inoltre su Ancona si concentra tutta l’attenzione politica con un frazionamento delle candidature perché tutti i partiti vogliono avere un candidato su Ancona»
Incidono anche le battaglie interne
«La dispersione è legata a dinamiche interne e rappresenta una caratteristica storica della sinistra di non fare gruppo. Tanto che anche alle ultime Regionali si è avuta una doppia candidatura che alla fine ha portato a non aver nessun eletto di Ancona in consiglio regionale. E aggiungerei...».
Aggiunga
«La città paga il non fare squadra con il resto della regione per poi essere accusata di incamerare troppi finanziamenti mentre qui sono concentrati diversi servizi regionali. Basti pensare all’ospedale regionale. Oltre a non aver avuto il coraggio di affrontare il tema vero della pesarizzazione delle Marche»
Suggerimenti per uscire dal guado?
«Creare una classe dirigente preparata, affidabile e riconoscibile che possa lavorare per colmare il gap.

Si è persa una generazione politica e questo vale per tutti i partiti. Si ha un approccio politico spesso superficiale».

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