Authority, Garofalo è in arrivo. Per lui un dossier da 200 milioni di opere da ultimare ed attivare. Tutti i progetti

Il porto di Ancona
Il porto di Ancona
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 13 Marzo 2022, 03:00

ANCONA - Per l’Autorità portuale è questione di ore. La svolta sarà tra domani e martedì con l’avvicendamento tra il commissario, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, e il nuovo presidente Enzo Garofalo. Passaggio che avverrà quando dal ministero verrà notificato il decreto di nomina all’ingegnere messinese, dopo l’ufficializzazione avvenuta venerdì. A quel punto si aprirà ufficialmente l’era Garofalo e si chiuderà quella di Giampieri con un periodo di vacatio che ha compreso anche otto mesi di commissariamento sotto la guida dell’ammiraglio Pettorino.


L’attività svolta
Otto mesi intensi, durante i quali l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha comunque proseguito i progetti già iniziati ed ha preparato il terreno per le sfide future. Un dossier che segna anche 193 milioni di opere da terminare ed attivare. I numeri forniti dall’Adsp raccontano di un traffico merci che nel 2021 ha superato addirittura il periodo pandemico: 11,91 milioni di tonnellate di merci movimentate con Ancona e Ortona capisaldi del traffico marittimo. «La crescita delle merci su traghetto - si legge nel report - supera i cali degli altri settori di traffico e consolida la ripartenza del porto di Ancona (+22% sul 2020)». Ammontano a 135,2 milioni i fondi del ministero alle Infrastrutture per gli scali dell’Autority: di questi 55 milioni sono andati ad Ancona, 11 a Pesaro, 18 a San Benedetto. 


Il punto sui progetti
«Il porto internazionale di Ancona è nodo “core”, inserito in due dei nove corridoi Ten-T, nello Scandinavo-Mediterraneo e nel Baltico-Adriatico. Essere parte delle reti infrastrutturali europee permette di partecipare ai bandi per lo sviluppo delle infrastrutture portuale e multimodali in chiave di efficienza, sostenibilità ed innovazione con un budget complessivo per i trasporti di 14,63 miliardi negli anni 2021-2027». Per quanto riguarda il porto di Ancona si concluderà a fine marzo la selezione d’impresa per la realizzazione dell’impianto della banchina 17 (300mila euro) destinato alle destinato alle piccole e medie imbarcazioni in ormeggio per consentire lo spegnimento dei motori dei natanti.

Mentre per il nuovo terminal riservato alle crociere è stato selezionato il lavoro il gruppo di professionisti che dovrà redigere gli studi ambientali relativi alla procedura di Via, integrata dalla Vas, per la costruzione del banchinamento del fronte esterno del molo Clementino dove realizzare il nuovo terminal crociere. «Sono invece terminati i lavori della banchina 14 e contemporaneamente sono iniziati i lavori di prolungamento del molo Santa Maria - prosegue il report - per assicurare l’utilizzo della banchina 13 per gli ormeggi dei traghetti nella stagione estiva. Sulla banchina 22, i cui lavori di ristrutturazione e ammodernamento si sono conclusi lo scorso maggio, sono conclusi i lavori di adeguamento per lo stoccaggio merci del piazzale retrostante, con una superficie di 8 mila metri quadrati. La banchina 22 è comunque operativa ed è stata già utilizzata per uno primo sbarco di merci».


L’intermodalità
Completata la variante urbanistica e avviato l’adeguamento tecnico funzionale per autorizzare i lavori per il prolungamento dei binari alla darsena Marche». Capitolo ex Tubimar: affidate progettazione e direzione lavori per la messa in sicurezza del capannone sud-ovest dell’ex struttura gravemente danneggiata dall’incendio del 16 settembre 2020, con l’obiettivo di riavviare al più presto il cantiere del Pif, il Posto di controllo frontaliero sanitario dello scalo dorico dove è stato completato l’intervento conservativo per la valorizzazione di portella Palunci. «Passi avanti per il dragaggio del porto di San Benedetto. È stato sottoscritto in questi giorni il contratto per l’esecuzione della caratterizzazione ambientale del fondale dell’imboccatura del porto. La stima dell’intervento è di 100 mila metri cubi di sedimenti in un’area interessata di 65 mila metri quadrati. L’obiettivo del dragaggio è raggiungere una profondità di -5 metri». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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