Amazon all’Interporto, ok anche dalla Provincia. Ora manca solo l’adozione della variante con l’assenso di tutti i proprietari vicini

Il deposito Amazon già aperto a Camerano
Il deposito Amazon già aperto a Camerano
di Martina Marinangeli
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Martedì 22 Marzo 2022, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:13

ANCONA - Ed anche l’ultima autorizzazione amministrativa è stata incasellata nel giusto posto. Ieri la provincia di Ancona ha notificato al Comune di Jesi l’esclusione dalla Vas – la Valutazione ambientale strategica – della variante per realizzare l’insediamento della piattaforma logistica di Amazon nell’area dell’Interporto. Un passaggio che l’amministrazione comunale aveva sollecitato già lo scorso 4 marzo, quando il ministero dell’Ambiente aveva dato il via libera alla Valutazione di impatto ambientale per il progetto. 

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Gli uffici
Ora manca solo l’adozione della variante urbanistica: già nelle scorse settimane, gli uffici dell’area Servizi tecnici del Comune di Jesi hanno richiesto ai proprietari delle aree il relativo consenso (quasi tutte le risposte sono arrivate) cosicché la giunta guidata dal sindaco Bacci, nella prima seduta utile, possa deliberare la variante.

Dopo i 50 giorni previsti per legge, sempre l’amministrazione la approverà in via definitiva, permettendo così l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’insediamento. Ma per arrivare a questo risultato manca ancora un passaggio: tra i proprietari delle aree su cui insisterà il polo Amazon c’è anche Interporto spa, che il 18 febbraio ha inoltrato a Scannell – general contractor del colosso dell’e-commerce – una bozza di contratto per la compravendita dei diritti edificatori, che sarebbero stati valutati in 6 milioni (benché sui dettagli economici, in via Coppetella si continui a mantenere il massimo riserbo). Non avendo ancora avuto responsi, a metà marzo Interporto ha sollecitato Scannel chiedendo una risposta entro la fine del mese. Dunque manca una manciata di giorni per sapere se il progetto andrà in porto. Progetto che si tradurrebbe in circa 900/1000 assunzioni. Ed è la cifra di partenza. 


L’insediamento
L’insediamento si collocherebbe nei 66 mila mq coperti che si estendono dalla scarpata della SS76 fino a poche decine di metri dalla ferrovia all’altezza della chiesa della Coppetella. La variante prevede «la realizzazione di magazzini di varie tipologie dimensionali per diversificare l’offerta», si legge nel documento inviato alla commissione per la Via - che vede nella DPA srl il committente ed in Scannell lo sviluppatore – «con capacità minima di mq 275 e massima di circa 66.250 mq con altezza pari a 15 m per tutti i comparti, tranne che per il comparto 2 dove le specifiche esigenze dell’operatore finale hanno richiesto un’altezza maggiore». Ed è proprio lì il cuore del progetto di variante, che prevede un iniziale intervento edificatorio del polo logistico del comparto 2 per una superficie di circa 66.250 mq. Le opere riguardano in particolare la realizzazione di un fabbricato, di altezza complessiva di circa 25 m, a cui vengono affiancati alcuni locali di servizi. Le sistemazioni esterne prevedono la realizzazione di un’area recintata con viabilità carrabile interna composta da tre corsie con 205 posti di stazionamento camion e spazi dedicati al carico/scarico dei camion.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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