Alluvione nelle Marche, sei mesi dopo. Adelaide ha perso tutto («Ogni giorno nel fango ritrovo qualcosa»), il comitato: «Non è stato fatto nulla: il fiume è ancora pieno»

Domani il sit-in sul Ponte degli Angeli

Alluvione nelle Marche, sei mesi dopo. Adelaide ha perso tutto («Ogni giorno nel fango ritrovo qualcosa»), il comitato: «Non è stato fatto nulla: il fiume è ancora pieno»
Alluvione nelle Marche, sei mesi dopo. Adelaide ha perso tutto («Ogni giorno nel fango ritrovo qualcosa»), il comitato: «Non è stato fatto nulla: il fiume è ancora pieno»
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Martedì 14 Marzo 2023, 22:20 - Ultimo aggiornamento: 22:24

SASSOFERRATO - A Cafabbri, sotto l’ex miniera di zolfo di Cabernardi di Sassoferrato, non è rimasto niente del Mulino di Adelaide Spoletini. Salvata in extremis dal suo vicino Michele Carbonari il 15 settembre.  Le acque dei vari torrenti che hanno lo stesso nome “Nevola” sono arrivate quasi alla mansarda di casa. Le acque hanno portato via mobili, vestiti, ricordi e anche il suo lavoro. «Non ho più niente - ripete - E niente vuol dire niente. Qui ha fatto come il Vajont, è venuto giù e ha travolto tutto».

A sei mesi dall'alluvione che provato morte e danni nelle Marche, c'è ancora chi attende risposte e fatti. Domani (mercoledì 15 marzo) sul Corriere Adriatico ci saranno due pagine di storie e bilancio della calamità che ha sconvolto (ancora una volta) la nostra regione. Un ferita ancora fresca e, soprattutto, aperta.  Andrea Morsucci, rappresentante del "Comitato tra i due fiumi. Le imprese per il Territorio", annuncia: «Anche noi abbiamo deciso di aderire alla manifestazione di domani a sei mesi dall'alluvione. Non è stato fatto nulla. Siamo preoccupati. Il fiume è pieno: va stappato al più presto».

La testimonianza di Adelaide: «Acqua fino alla mansarda, ho perso tutto»

Il sit-in sul Ponte degli Angeli

Sit-in degli alluvionati sul Ponte degli Angeli previsto per questo mercoledì, per chiedere a gran voce di mettere in sicurezza il fiume Misa. A distanza di sei mesi, infatti, non si può dormire tranquilli. «Abbiamo organizzato questa iniziativa nel corso di un incontro venerdì sera a Borgo Bicchia – spiega Ivano Sbrollini, del comitato di Borgo Bicchia – ma non vorremmo che l’iniziativa venisse identificata con un comitato in particolare perché vorremmo che tutti i cittadini la sentissero propria, senza divisioni.

Abbiamo tutti un solo obiettivo: quello di pretendere i lavori di messa in sicurezza del fiume per poter vivere tranquilli». Il volantino, diffuso ieri, porta la firma generica de “I comitati alluvione” perché tutti possano partecipare. «Organizziamo un sit-in mercoledì dalle 12 alle 12.30 presso Ponte degli Angeli – riporta la comunicazione – per ricordare alle istituzioni di intervenire e mettere in sicurezza i fiumi Misa e Nevola e denunciare lo stato attuale di pericolo per le popolazioni. A distanza di sei mesi dal tragico evento non sono iniziati i lavori di consolidamento degli argini e riprofilatura del letto del fiume. Questa è la prima di una serie di manifestazioni che si svolgeranno lungo il fiume»

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