Allarme coronavirus: nelle Marche stop a Messe e catechismo. Preghiere individuali e funerali in forma ristretta

Allarme coronavirus: nelle Marche stop a Messe e catechismo. Preghiere individuali e funerali in forma ristretta
Allarme coronavirus: nelle Marche stop a Messe e catechismo. Preghiere individuali e funerali in forma ristretta
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 09:56

ANCONA - Allarme coronavirus nelle Marche, dopo l'ordinanza del presidente Luca Ceriscioli che chiude le scuole e stoppa gli eventi, anche i Vescovi delle Marche emanano una serie di regole di comportamento per arginare la diffusione del virus.

LEGGi ANCHE:
Coronavirus, l'operaio di Vallefoglia e il ristoratore di Cattolica: i due casi che spaventano le Marche

Coronavirus sotto casa: un contagio a Cattolica, un caso a Pesaro. Marche chiuse otto giorni ma il Governo dice no. Tensione Ceriscioli-premier


Ecco le regole emanate dai vescovi:
1. Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale.
2. Sono sospese le celebrazioni eucaristiche feriali e festive fino al 4 marzo 2020.
3. Per i funerali, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma breve e con i parenti stretti.
4. Nelle S. Messe anche private si ometta il segno di pace e si riceva la S. Comunione sulla mano, e non in bocca.
5. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
6. Le benedizioni Pasquali sono sospese fino al 4 Marzo 2020.
7. Per questa settimana sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione.
8. I servizi della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali che prevedono contatto con il pubblico siano sospesi.

"Siamo tutti interessati - si legge nella nota - ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte nostre riunioni non si potranno svolgere. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù, medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà e la protezione.

In questo periodo non potremo riunirci fisicamente per le celebrazioni nei nostri luoghi abituali. Cerchiamo di vivere questo tempo forte di Quaresima in unità di cuori e di preghiera, ricordando soprattutto i malati, quanti sono colpiti dal Coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Affidiamo tutti alla materna intercessione della Madonna di Loreto patrona delle Marche e invitiamo a pregarla in famiglia con il Santo Rosario.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA