L'ex sottosegretaria Morani (Pd): «Nessun ruolo agli ex assessori. Che bel modello. Quella di Meloni era propaganda»

L'ex sottosegretaria Morani (Pd): «Nessun ruolo agli ex assessori. Che bel modello. Quella di Meloni era propaganda»
L'ex sottosegretaria Morani (Pd): «Nessun ruolo agli ex assessori. Che bel modello. Quella di Meloni era propaganda»
2 Minuti di Lettura
Martedì 1 Novembre 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 07:52

Alessia Morani, lei è stata sottosegretaria in quota dem al Ministero dello Sviluppo economico nel governo Conte II. Oltre a lei, in quell’esecutivo le Marche potevano contare anche su un’altra rappresentate, ovvero la sua collega di partito Francesca Puglisi. Ora, invece, scendiamo ad un solo sottosegretario: come legge questa decisione?


«Il peso lo fa l’autorevolezza e la capacità di contare che ha la persona investita del ruolo. Occorre ora vede l’onorevole Albano come se la giocherà perché fare il sottosegretario all’Economia è un incarico molto importante, soprattutto in questa fase che necessita di interventi su caro bollette, inflazione e sulle emergenze che ben conosciamo». 
Una regione definita «modello» di buon governo dalla premier Meloni non avrebbe dovuto ottenere di più? Anche lo stesso gruppo regionale di Fratelli d’Italia, nel presentare gli eletti in Parlamento, aveva auspicato almeno due sottosegretari per le Marche.
«Considerata l’importanza che il presidente Meloni ha dato alla nostra regione, mi aspettavo anch’io che ci fosse una maggior attenzione per le Marche. Ma soprattutto, mi aspettavo che venissero pescati i neo eletti».
Intende gli ormai ex assessori?
«Esatto: siccome il «modello Marche», nell’interpretazione che ne danno, viene da un’amministrazione regionale che lavora secondo canoni molto graditi al presidente del Consiglio, ci si aspettava che i sottosegretari fossero pescati tra gli ex assessori. Ne abbiamo tre eletti, quindi pensavamo che almeno un paio di loro andasse a ricoprire dei ruoli importanti. Invece così non è stato: evidentemente, il modello Marche è più propaganda che altro».
Quello della scarsa rappresentanza nelle stanze dei bottoni romane è un problema cronico per le Marche, che ha riguardato anche i governi di centrosinistra: qual è la ragione?
«È vero, è un problema che ci portiamo dietro da decenni, ma vorrei rimarcare il fatto che negli ultimi due governi di cui ha fatto parte il Pd c’erano due sottosegretari marchigiani, che rispetto allo zero assoluto dei precedenti esecutivi, è stato comunque un segnale. E c’è anche un altro aspetto positivo».
Ovvero?
«Eravamo tutte donne, come lo è la sottosegretaria Albano ora nel governo Meloni.

Vuol dire che il gruppo dirigente femminile della nostra regione esprime personalità che poi riescono a farsi strada all’interno dei governi»

© RIPRODUZIONE RISERVATA