ANCONA - Dopo Palazzo Raffaello, tocca a Palazzo Rossini. Sulla falsariga della riorganizzazione degli uffici della Regione – con la trasformazione dei servizi in dipartimenti, e relativa articolazione in settori e direzioni – anche l’Agenzia Regionale Sanitaria è passata attraverso una rimodulazione e sono stati nominati i nove nuovi dirigenti di settore che affiancheranno il capo del dipartimento Salute Armando Gozzini, seduto ad interim anche sullo scranno più alto dell’Ars. Per l’interpello avviato il 16 febbraio, sono pervenute agli uffici regionali ben 85 istanze – il limite massimo per ogni istanza era di tre settori – e, tra queste, sono stati scelti i “magnifici nove”, che avranno una retribuzione di posizione tra i 38.409 euro ed i 44.409 euro.
Le scelte
Per la guida del settore Affari generali è stato scelto Paolo Aletti, che prese le redini dell’Ars dopo le improvvise dimissioni, ad agosto 2021, dell’allora dirigente ad interim Lucia Di Furia e fino all’arrivo di Gozzini a novembre, mentre ai Flussi informativi sanitari e monitoraggio Ssr viene promosso Marco Pompili, che andrà a rivestire il ruolo svolto fino a qualche mese fa da Liana Spazzafumo, rimasta coinvolta nell’affaire dei finti vaccini all’hub della Baraccola. Ma non è certo l’ombra dell’inchiesta giudiziaria che s’è allungata sulla sua ex dirigente ad aver portato il dottor Pompili – scelto in una rosa di 16 candidati – alla guida del settore. Piuttosto la sua nomina è il riconoscimento per il lavoro instancabile ed estremamente qualificato svolto nei due anni di pandemia dirigendo l’Osservatorio epidemiologico regionale, la “sala controllo” sull’emergenza.
La delibera
A scegliere la squadra è stato lo stesso Gozzini, individuando le «figure maggiormente idonee alla svolgimento dell‘incarico di dirigenti di settore», si legge nella delibera 277 approvata in giunta lunedì, sulla base di «natura e caratteristiche della posizione da ricoprire o dei programmi e progetti da realizzare; attitudini, formazione culturale e capacità professionali; curricula professionali; risultati conseguiti in precedenti incarichi». La spesa annua stimata è di 1.322.997 euro a carico dell’Ars.
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