Voli da Ancona, l'onorevole Carloni: «Che fatica convincere l’Ue ma Salvini ha dato il guizzo»

Voli da Ancona, l'onorevole Carloni: «Che fatica convincere l Ue ma Salvini ha dato il guizzo»
Voli da Ancona, l'onorevole Carloni: «Che fatica convincere l’Ue ma Salvini ha dato il guizzo»
di Véronique Angeletti
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Giovedì 1 Giugno 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 10:41

Ieri, con termine il 31 luglio, sono stati pubblicati tre bandi per l’affidamento del servizio di trasporto aereo in regime di continuità territoriale (ossia con tariffe a prezzi calmierati per i residenti) tra il “Raffaello Sanzio” di Ancona e gli scali di Milano-Linate, il “Leonardo da Vinci” di Roma-Fiumicino ed “Ugo NiuttaNapoli-Capodichino.
Onorevole Mirco Carloni, a marzo si parlava di un solo bando, siamo a giugno con tre bandi distinti; dovevano iniziare i voli il 1° luglio, partiranno dal 1°ottobre. Può spiegare, cosa è successo?
«Certo ma con una premessa. Va ricordato che tutto è iniziato con la finanziaria del 2022 che prevedeva una serie di risorse per consentire il trasporto sostenuto con un finanziamento pubblico. Un riconoscimento che le Marche potevano ottenere come regione in transizione attraverso una procedura di concorso tra il Ministero dei Trasporti e la Dg Move della Commissione europea. La direzione che valuta quali regioni con maggiore svantaggio economico e sociale possano finanziare dei voli per favorire il trasporto. È stato fatto, pertanto, un lavoro molto importante da parte della Regione Marche, della direzione aeroportuale e del Ministero dei Trasporti, per poter ottenere l’autorizzazione, poi, per la copertura finanziaria, metà lo paga lo Stato, un’altra metà la paga la Regione, e concordare con la Commissione Europea per avere questa copertura finanziaria».

 
Ma poi, sono sorti problemi?
«Quasi subito la Dg Move ha sollevato alcune criticità e, devo essere sincero, dal primo giorno che sono diventato parlamentare, addirittura la prima mail che ho scritto con l’account di posta Camera dei deputati, è stata al suo direttore Filip Cornelis che ringrazio anche pubblicamente. Ma la svolta c’è stata dopo l’insediamento del Ministro Salvini».
Perché? 
«Perché alla fine Cornelis ci ha in qualche modo aiutato nel rispettare le procedure e, quindi, una volta sicuri che operavamo nel pieno rispetto della legge europea, abbiamo trovato la copertura finanziaria attraverso un emendamento nella finanziaria 2023. Un emendamento della Lega a prima firma mia e di Marchetti ed altri poi riformulata dal governo, e coperta con risorse importanti, sei milioni di euro dal Mef».
Quindi una volta ottenuta la copertura finanziaria… 
«Era necessario ottenere l’avallo alla procedura di gara in una riunione tra la Regione, la società aeroportuale, l’Enac e ringrazio il presidente Pierluigi Di Palma, il Ministero dei trasporti e la Commissione europea. Un gran bel confronto dove, come parlamentare del territorio, ho difeso le Marche anche con il supporto del Ministro Salvini che ci tiene molto a questi voli di continuità».
Sono sorti altri problemi? 
«Sì, ulteriori sollecitazioni da parte della Dg Move che non era d’accordo sull’impostazione della procedura e quindi sono intervenuto di nuovo. Infine, la pubblicazione da parte dell’Enac dei bandi per la gara pubblica d’appalto e all’onere di servizio pubblico per le tre tratte ben distinte Milano, Roma e Napoli. Per l’aeroporto, un nuovo futuro di cui ho discusso a Roma con l’Ad dell’aeroporto Alexander D’Orsogna e Hamisch de Run, il presidente di Lumimori ltd, il fondo proprietario dell’aeroporto». 
Pertanto, cosa dobbiamo mettere in agenda? 
«Che dal primo di ottobre ci sarà chi coprirà le tre tratte. Si tratta di un lavoro importante che mi ha coinvolto in primis ma deve coinvolgere tutti, operatori, imprenditori, tour operator perché sono più che convinto che sia una vera opportunità per le Marche, aiuterà al rilancio della regione collegandola con aeroporti - hub di riferimenti e, quindi, va a sostegno di tutte le economie incluse quella del turismo e dell’incoming».
 
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