Aerdorica è di Njord: «Obiettivo
un milione di passeggeri in 4 anni»

Aerdorica è di Njord: «Obiettivo un milione di passeggeri in 4 anni»
di Martina Marinangeli
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Martedì 30 Luglio 2019, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 10:47

ANCONA - È ufficiale: Aerdorica parla anglo-svedese. La società gestore del Sanzio ha smesso i panni di partecipata pubblica ed è diventata un’azienda privata, guidata da Njord Adreanna (controllata del fondo Njord Partners con base a Londra), che da ieri detiene il 91,5% delle quote contro l’8,5% della Regione, socio di maggioranza da oltre 10 anni. 



Passaggio di testimone ratificato nell’assemblea degli azionisti riunita ieri negli uffici dell’aeroporto, con l’approvazione della ricostituzione del capitale (eroso fino alla cifra negativa di -23,6 milioni di euro a causa delle perdite che risultano dal bilancio al 31 dicembre 2018) attraverso i 25 milioni di euro messi da palazzo Raffaello, e suo conseguente aumento con i 15 milioni di investimento di Njord che serviranno per il rilancio dello scalo.

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Risorse, queste ultime, anticipate per circa un milione negli ultimi mesi per garantire la sopravvivenza del Sanzio. Il new deal di Aerdorica sarà pilotato da una cabina di regia a cinque, con quattro componenti del futuro consiglio d’amministrazione – che verrà nominato ufficialmente la prima settimana di settembre – scelti dalla nuova proprietà e uno dalla Regione.
 
Se sul rappresentante di palazzo Raffaello c’è ancora riserbo, quelli di Njord sono già noti: Carmine Bassetti, attuale amministratore unico di Aerdorica, assumerà il ruolo di Ceo, Hamish de Run sarà il presidente e, nei panni di consiglieri, arriveranno Anna Mellgren Fletcher e Arvid Trolle, quest’ultimo tra i soci fondatori di Njord Partners. Dalla compagine societaria scompaiono tutti gli altri azionisti, detentori di quote pari allo zero virgola o poco più. Escono di scena, tra gli altri, la Frapi di Gennaro Pieralisi, il Comune e la Provincia di Ancona, mentre chiedono una sedia in assemblea Camera di Commercio e comuni di Falconara e Jesi. 
Le azioni
Per loro, le opzioni sono due: rilevare una minima parte delle quote dei due azionisti rimasti (si parla sempre di zero virgola) o opzionare quote simboliche che permetterebbero l’accesso all’assemblea dei soci, ma non darebbero diritto di voto. «Siamo molto soddisfatti che si siano concluse tutte le procedure per la privatizzazione e ora possiamo concentrarci sullo sviluppo dell’infrastruttura e sul miglioramento dell’esperienza dei passeggeri» ha commentato de Run, mentre Trolle ha puntato l’accento sull’impegno, preso da Njord Partners, «di rendere il Sanzio un punto di riferimento della regione, credendo nel forte potenziale dello scalo come volano di crescita per le attività economiche e per il turismo. Vogliamo procedere con decisione in questa direzione, ma siamo consapevoli che ci vorrà del tempo». L’obiettivo della nuova proprietà, come spiega Fletcher, è quello di «raggiungere un milione di passeggeri entro quattro anni con il sostegno delle linee aeree già nostre partner – Lufthansa, Ryanair e easyJet – e di ulteriori nuovi operatori».

Il focus sul traffico merci sarà un ulteriore punto molto importante della strategia di rilancio. «È un grande giorno per le Marche – il commento del governatore Luca Ceriscioli -. Dopo anni di duro lavoro restituiamo alla comunità un’infrastruttura fondamentale per il tessuto socio-economico della nostra regione. È entrata nuova linfa vitale per il futuro di Aerdorica, un risultato storico che attendevamo da quattro anni». 

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