Aeroporto delle Marche, Bruxelles chiede chiarimenti sulle rotte di Milano e Napoli

Aeroporto delle Marche, Bruxelles chiede chiarimenti sulle rotte di Milano e Napoli
Aeroporto delle Marche, Bruxelles chiede chiarimenti sulle rotte di Milano e Napoli
di Martina Marinangeli
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Giovedì 24 Novembre 2022, 03:20

ANCONA È passato un anno da quando i finanziamenti dei voli di continuità territoriale per collegare l’aeroporto di Ancona con quelli di Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli sono stati inseriti nella Legge di Bilancio 2022. Un contributo ministeriale di 9 milioni di euro suddiviso in tre anni, a cui ogni anno si aggiungono 3,177mila euro dalla Regione. Sembrava cosa fatta e invece, come nella più classica storia di ordinaria burocrazia all’italiana, la pratica è ancora in corso e sarà necessario reinserire il finanziamento nella manovra del 2023. Intanto, però, qualcosa si sta muovendo. Innanzitutto, il dossier di Ancona e stato separato da quello dell’aeroporto di Trieste (insieme al quale il Sanzio era stato ammesso al finanziamento), cosa che dovrebbe rendere più spedito il nostro iter dato che la partita complicata era quella dello scalo friulano.


Il via libera

Ora manca il via libera di Bruxelles che deve certificare la rispondenza della misura alla normativa sugli aiuti di Stato.

Una volta arrivato il disco verde, il Ministero delle Infrastrutture potrà dare mandato all’Enac di pubblicare il bando per attivare i voli. Lo scorso 20 ottobre il deputato della Lega Mirco Carloni - che a Roma sta seguendo la pratica per la Regione - ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti della Dg Move della Commissione europea (ovvero la direzione generale della Mobilità e dei trasporti dell’Ue) proprio per parlare dei voli di continuità dal Sanzio ed in quella sede sono stati chiesti da Bruxelles chiarimenti in merito ai collegamenti per Milano e Napoli. Un supplemento di informazioni per capire se davvero quei voli sono necessari per far uscire la regione dall’isolamento. Nessuna osservazione è stata invece mossa in merito al collegamento con Roma. Per rispondere ai chiarimenti richiesti, negli scorsi giorni le Marche hanno mandato agli uffici della Dg Move un documento di 17 pagine in cui viene spiegata nel dettaglio la necessità delle rotte per Milano e Napoli per riuscire a raggiungere da Ancona, in tempi decorosi, due città fondamentali anche da un punto di vista economico. Milano in particolare. In allegato alla corposa informativa, anche le «lettere di supporto per lo sviluppo di collegamenti aerei con le città di Napoli, Roma, Milano», firmate dall’Università Politecnica delle Marche, Confindustria Marche, Camera di Commercio regionale e Autorità di sistema portuale e inviate al Ministero delle Infrastrutture. Comunicazioni in cui si parla di «tratte urgenti». L’ultima in ordine di tempo è quella dell’Authority, mandata il 15 novembre all’indirizzo del nuovo ministro Matteo Salvini e e del collega Adolfo Urso, titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy. Nella lettera dell’Ap si sottolinea come le tre nuove rotte rappresenterebbero un «importante valore aggiunto» anche per il porto. Dita incrociate.

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