ANCONA- «La Conferenza delle Regioni ha dimostrato, nel corso di quaranta anni di storia, di saper interpretare il ruolo delicatissimo di composizione e mediazione istituzionale. Chiediamo un riconoscimento costituzionale e legislativo della Conferenza quale organo della Repubblica essenziale per valorizzare il decentramento e il protagonismo delle Regioni e delle Province autonome, salvaguardando le autonomie speciali previste dai rispettivi statuti e consolidando, anche attraverso il rafforzamento delle autonomie, la capacità amministrativa e di interlocuzione con il Governo centrale».
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Le dichiarazioni
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, all'atto della firma per l'Intesa per il riconoscimento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome quale Organismo comune delle Regioni e delle Province Autonome. Acquaroli ha poi evidenziato come sia importante che un rapporto, quello tra le Regioni, «che da tanti anni contraddistingue il dibattito politico e istituzionale nel nostro Paese, possa acquisire una forma compiuta. Credo che sia anche importante oggi innescare un processo di riforma dello Stato che possa consentire ai territori di espletare al meglio le loro capacità di competitività e la loro vocazione allo sviluppo, mentendo però ferma e unita la visione integrale della nostra Nazione. Ô necessario uno Stato forte che riesca a dare maggiori risposte ai territori e contraddistinto da maggiore capacità di mettere in condizione questi territori di svilupparsi».
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